Stessa passione e stesso destino crudele: Emiliano e Pietro muoiono per un malore a poche ore di distanza

Stessa passione e stesso destino crudele: Emiliano e Pietro muoiono per un malore a poche ore di distanza

Due giovani vite spezzate con in comune la passione per il calcio e un destino beffardo che in un giorno come tanti ha deciso di scombinare i piani di Emiliano e Pietro. Era da poco trascorso mezzogiorno di ieri quando Emiliano Morelli, 23 anni appena, allenatore della scuola calcio della società della provincia di Viterbo, viene ucciso da un malore improvviso.

La scena, consumatasi davanti agli occhi increduli degli amici, ha lasciato sgomento e disperazione per quel giovane che si sarebbe accasciato a terra mentre era in compagnia di altre persone fuori da un locale. Nonostante i tempestivi soccorsi, per Emiliano, non c’è stato nulla da fare.

Il corpo del giovane è stato trasferito all’obitorio del cimitero di Vallerano.

Poche ore dopo, intorno alle 21,30 di ieri sera, invece, stesso destino travolge Pietro Bellè, 33 anni. Un’altra tragedia, a poche ore di distanza dalla prima, ad Asciano, frazione di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa.

Pietro stava trascorrendo una serata con gli amici tra una partita di pallone e una risata. All’improvviso chiede un cambio, pochi passi verso la banchina e sviene. Soccorso tempestivamente dagli amici che pensavano ad un comune abbassamento di pressione, hanno cercato di rianimarlo con acqua e zucchero, ma niente. Pietro viene portato negli spogliatoi ed è proprio lì che la situazione peggiora: arrivano i sanitari del 118, provano a trarlo in salvo, ma Pietro non risponde a nessun stimolo nonostante il defibrillatore.

Il 33enne sarebbe deceduto per un arresto cardiocircolatorio.

Fonte immagini Leggo.it