Il I Torneo sociale intercontinentale di scacchi: cultura, accoglienza e condivisione

Il I Torneo sociale intercontinentale di scacchi: cultura, accoglienza e condivisione

CATANIA – Ancora una volta si dimostra che la cultura, in una delle sue molteplici forme, è lo strumento più utile a garantire oggettivi esiti di accoglienza e condivisione. In questo caso, a svolgere tale funzione sono stati gli Scacchi, antico e nobilissimo gioco di origine araba.

A tal proposito, giorno 19 aprile 2018, presso l’Istituto Gemmellaro di Catania, si è tenuto il I Torneo sociale inter-continentale di Scacchi, organizzato dal Polo Catanese di Educazione Interculturale – Global Teacher Centre, in collaborazione con l’Accademia Scacchistica “Don Pietro Carrera” e la NPI dell’ASP3 di Catania.

Il torneo ha rappresentato lo step finale di un più ampio “laboratorio di scacchi”, curato dal Dr. Giovanni Pampanini e seguito da ragazzi italiani, stranieri (europei, americani, africani ed asiatici) e giovani diversamente abili.

Al torneo hanno partecipato studenti di varie scuole etnee: della Fontanarossa (che, ricordiamo, è scuola capofila del Polo Catanese di Educazione Interculturale), l’I.I.S. Gemmellaro, l’I.I.S. De Felice-Olivetti, l’I.T.I.S. Archimede, l’I.T.I.S. Cannizzaro e l’I.P.S.S.A.R. Wojtyla. Ha inoltre aderito all’iniziativa la comunità Santa Maria del Lume, la cui vocazione è l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati.

Il torneo, svolto con grande intensità e all’insegna del più assoluto fair-play – caratteristica predominante di questo ingegnosissimo “sport” – ha visto primeggiare il quindicenne bengalese Nadim Lostomali, giovane eppur notevole scacchista che ha superato avversari di pur elevata caratura.

È stato, questo I Torneo di scacchi, un evento multiculturale “diverso”, poiché ad esser solidali sono state menti ingegnose che, nel reciproco confronto sportivo, hanno dimostrato quanto intelligenza e genio siano equamente distribuiti tra i popoli, con grande speranza di futura interazione se non di integrazione reciproca, al di là delle differenze non sempre “naturali” che, piuttosto che unire, dividono le genti del nostro Pianeta: insomma, un’eccellente prova di “Intelligenza Interculturale”.

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Il Polo Catanese di Educazione Interculturale, attraverso la voce della sua coordinatrice, la dr.ssa Melita Cristaldi, docente dell’I.C. Fontanarossa, ringrazia il Preside Pasquale Levi dell’Istituto “Gemmellaro” per l’ospitalità, il presidente Fabio Imbraguglia dell’Accademia Scacchistica “Don Pietro Carrera” di Catania (premiata dal CONI quale migliore realtà formativa scacchistica del Sud d’Italia 2017) e il Dr. Giovanni Pampanini, pedagogista presso il Servizio di Neuropsichiatria Infantile ASP3 di Catania, per il supporto pedagogico, tecnico e logistico fornito.