Allarme Hiv: 6mila italiani non sanno di essere sieropositivi. Aumenta rischio Aids

Allarme Hiv: 6mila italiani non sanno di essere sieropositivi. Aumenta rischio Aids

CATANIA – Sono sieropositivi ma non lo sanno. È il destino che accomuna 6mila italiani, secondo un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) pubblicata sulla rivista Eurosurveillance.

6mila soggetti (ma si teme possano essere il doppio) hanno, quindi, un’infezione da Hiv in fase avanzata, ma non ne hanno idea, con conseguente rischio altissimo di ammalarsi di Aids.

L’82,8% sono uomini che hanno contratto il virus per via sessuale: il 33,4% con rapporti etero; il 35% con rapporti omo. I dati si riferiscono al periodo 2012-2014.

Il sistema immunitario di questi malati inconsapevoli è indebolito e, senza l’aiuto della terapia antiretrovirale, rischiano di avere l’Aids perché, in mancanza di un intervento tempestivo, prima o poi ci si ammala; mentre chi riceve una diagnosi di sieropositività e inizia in breve tempo un trattamento, vive più o meno quanto una persona sana.

In Italia, complessivamente, le persone che vivono con l’Hiv sono 130mila circa (si tratta dell’ultimo dato disponibile, datato 2016). Secondo le stime dei ricercatori, però, 15mila persone non avrebbero ricevuto una diagnosi. I 6mila soggetti con un’infezione in stato avanzato rappresenterebbero, quindi, il 40% dei non diagnosticati.

Secondo i dati dell’Iss nel 2016 i nuovi casi di malattia sono stati 778, di questi oltre il 50% dei soggetti non sapevano di essere sieropositivi. Nell’ultimo decennio, inoltre, il numero di persone che hanno ricevuto una diagnosi di Aids ignorando totalmente la propria sieropositività è aumentato sensibilmente: dal 20,5% del 1996 al 76,3% del 2015.

È probabile che una delle cause che hanno determinato l’alto numero di persone infette in Italia sia dovuto al calo delle campagne di sensibilizzazione contro Hiv e Aids, due temi dei quali si è parlato sempre meno.