“Bimbo nell’acido? Riina ha fatto bene”, dichiarazioni choc dei boss

“Bimbo nell’acido? Riina ha fatto bene”, dichiarazioni choc dei boss

TRAPANI – “Ha fatto bene a scioglierlo”. Così si sente in una delle intercettazioni della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo e che ha rappresentato una delle prove lampanti per eseguire l’arresto di 22 elementi del clan mafioso facente capo al boss latitante Matteo Messina Denaro.

Una frase che lascia sconvolti, quella inerente a un dialogo tra uno dei fermati e altri membri del sodalizio: “Allora ha sciolto quello nell’acido, non ha fatto bene? Ha fatto bene”, dichiara parlando di Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Santino.

Giuseppe è stato tenuto sotto sequestro per quasi due anni (779 giorni) prima di essere ucciso brutalmente per decisione della “Bestia”, Salvatore “Totò” Riina. “Ha rovinato mezza Palermo (parlando di Santino, ndr). Era la giusta punizione”, si ascolta negli audio.

Il tutto con un obiettivo, quello di spingere il pentito a ritrattare: “Il bambino è giusto che non si tocca, lo avrebbe potuto sciogliere dopo due giorni. Invece no, ma lui non ha ritrattato, perché? Se ci teneva lo faceva”.

Da qui, quindi, la decisione finale di uccidere nell’acido il ragazzino di appena 13 anni e che, per i complici di Matteo Messina Denaro, “è stata la giusta soluzione”.