Con “Cose nostre.it” Il Gatto blu sopravvive al ciclone di Catania

CATANIA – Nonostante l’allerta meteo, i cinque impenitenti del Gatto blu (Gino Astorina, Francesca Agate, Nuccio Morabito, Luciano Messina e Pippo Marziale) hanno messo in scena fino al 16 novembre presso la Sala Hàrpago di via Vittorio Emanuele 67, lo spettacolo “Cose nostre.it”.

I padroni di casa hanno fatto da apripista alla rassegna “Prima” che in questa edizione li vedrà protagonisti con due lavori.

Ma “Cose nostre.it” di che tratta? Rispondono in coro, accavallandosi, come al solito, i cinque in attesa di giudizio… del pubblico.

Gino Astorina

Gino Astorina

“No, mettiamocelo bene in testa, non è una nostra esclusiva avere un amico che scompare al momento del bisogno o che la batteria della macchina esali l’ultimo rantolo giusto il primo giorno di pioggia, per non parlare del telefonino che resetta la memoria della rubrica, ma solo dei numeri più importanti. E l’ascensore, che si presenta con un bel cartello con la scritta “Fuori servizio” giusto quando hai deciso di fare la scorta trimestrale di acqua? Perché, le chiavi della macchina che ti cadono nell’unica grata “stuppata” di Catania, ti pari “scassu?”. Sono cose che capitano sia agli altri, che a noi. Sono Cose nostre”.

Il cartellone del “Gatto blu” prevede a seguire, dal 4 al 14 dicembre, il protagonista incontrastato del cabaret nazionale, Pino Caruso in: “Riflessioni” per la regia di Valentino Picone.

Lo stile di Pino Caruso è tagliente, con un uso molto mirato dell’antitesi, così come nel suo libro “Appartengo ad una generazione che deve ancora nascere” i suoi monologhi sono un turbinio di aforismi geniali sui vari temi dell’esistenza, di pensieri come illuminazioni, di riflessioni fulminanti, dimostrando come l’umorismo sia l’espressione più alta della serietà.

Dal 12 al 22 febbraio Alessandro di Carlo in “Come viene… viene”Tutto è precario, anche la comicità. Non hai il tempo di impostarti un monologo su un argomento, che quasi te lo fanno apposta, cambiano le carte in tavola, leghisti che si presentano come sindaci al sud, fabbriche (lo hanno scritto anche nell’acronimo) che sfornano macchine e sono italiane pensano bene di trasferire gli stabilimenti in America, la sede legale in Olanda e quella fiscale in Gran Bretagna. Ed io per forza di cose divento un Co.Co.Co. Comico con Contratto a Cottimo. “ Si perché me devo sbrigà a di quello che penso, se nò me tocca de cambià, quindi… come viene viene”… e fino adesso, diciamo che nun c’è male.
Agate, Astorina, Messina e Murabito

Francesca Agate, Gino Astorina, Luciano Messina e Nuccio Murabito

Ancora il Gatto blu dal 5 al 15 marzo in “Al meglio non c’è fine”. L’altro giorno in un talk show televisivo, dove i nostri politici fanno a gara a chi la spara più grossa, accavallandosi per non far capire niente ai poveri teleelettori, c’è stato chi, approfittando della momentanea asfissia dei partecipanti, ha affermato: “Vedo una luce in fondo al tunnel!” Solo dopo 15 giorni di prognosi riservata, gli hanno spiegato che erano gli abbaglianti di un Tir contromano. Ma noi la pensiamo diversamente, bisogna essere più forti di una “semplice crisi”, bisogna essere isterici.