Giornata mondiale dell’omeopatia, sempre più pazienti si affidano alle cure non convenzionali

Giornata mondiale dell’omeopatia, sempre più pazienti si affidano alle cure non convenzionali

Come ogni anno il 10 aprile si celebra in tutto il mondo la giornata mondiale della medicina omeopatica, istituita nel giorno della nascita del suo fondatore e massimo esponente Christian Friedrich Samuel Hahnemann. L’omeopatia, la più nota delle pratiche mediche non convenzionali, venne fondata proprio dal medico e chimico tedesco agli inizi del XIX secolo e nel corso di tutto questo tempo si è sviluppata attraverso un sentiero del tutto autonomo rispetto la medicina tradizionale.

In occasione di questa ricorrenza, sono numerose le iniziative e gli eventi in programma in tutta Italia con l’intento di fare divulgazione e sottolineare l’importanza di un corretto stile di vita da mettere in pratica per il benessere e il mantenimento della salute. Nel corso dell’intera giornata gli ambulatori dei medici e dei veterinari iscritti all’albo rimarranno aperti per garantire ai pazienti visite gratuite e promuovere un processo di sensibilizzazione sull’argomento.

Ma cos’è l’omeopatia? Per comprenderlo, può essere utile analizzare il nome stesso di questa disciplina, frutto dell’unione dei termini greci ὅμοιος (òmoios, «simile») e πάθος (pàthos, «sofferenza»). Prestando fede a tale costrutto, l’omeopatia si basa sul principio di “similitudine” che consiste nel replicare su una persona sana gli stessi sintomi della malattia che dovrebbe essere curata.

Un altro passaggio fondamentale per capire la medicina omeopatica risiede poi nel dosaggio del farmaco che il paziente deve assumere. La medicina, al momento dell’assunzione, deve essere estremamente diluita con una sostanza neutra (lo zucchero è abbastanza diffuso nel settore) seconda una prassi rigidissima.

L’omeopatia è da sempre oggetto di dibattiti e contestazioni in ambito medico. Spesso incasellata nel riquadro delle medicine alternative, è perennemente in discussione per quanto riguarda l’efficacia del metodo. Per tanti specialisti, essa non può in alcun modo rimpiazzare la medicina tradizionale. Nel corso dell’ultimo anno, tuttavia, l’AIFA, agenzia italiana del farmaco, ha autorizzato la vendita di circa 3.000 farmaci omeopatici.

Secondo i dati più recenti, sono sempre più numerosi gli italiani che ricorrono alla medicina omeopatica. Per Omeoimprese, l’associazione delle aziende produttrici di medicinali omeopatici, a fare ricorso all’omeopatia sarebbero 9 milioni circa di cittadini e a consigliarla sarebbero circa 350.000 medici.