Due denunce e 1500 euro di multa per Cannavacciuolo che però non ci sta: “Così vien voglia di andarsene”

Due denunce e 1500 euro di multa per Cannavacciuolo che però non ci sta: “Così vien voglia di andarsene”

Due denunce e una multa di 1500 euro. Si era concluso così, qualche giorno fa, il controllo da parte dei Nas nel Bistrot torinese del noto chef Antonino Cannavacciuolo. Il giudice di Masterchef non ha però accettato di buon grado le sanzioni comminate dai poliziotti respingendo le accuse.

“Mancava solo un asterisco, con vicende come questa viene voglia di andare via, quel cibo nel frigorifero era per noi”, ha infatti commentato lo chef.

Diverse le irregolarità riscontrate: dalla mancata specificazione  del congelamento di alcuni alimenti nel menù, al pesce, abbattuto per via del rischio Anisakis, di cui veniva riportata solo una nota a fondo pagina. Contestato inoltre il non corretto tracciamento delle materie prime utilizzate nel ristorante.

Il risultato? Una denuncia per frode in commercio che però non è stata direttamente comminate al famoso cuoco ma al direttore del locale, Giuseppe Savoia, e alla moglie di Cannavacciuolo Cinzia Pimatesta. Alla donna, in quanto intestataria della società che gestisce i ristoranti del marito, è stata comminata anche la multa di 1500 euro.

Non si è fatta attendere la dura risposta dello Chef che ha spiegato come i cibi trovati congelati fossero in realtà destinati allo staff. Le trascuratezze trovate all’interno del suo locale, secondo lo stesso Cannavacciuolo, sarebbero inoltre da attribuire alla mancanza di tempo per i ritmi frenetici di lavoro. Delle sviste, quindi,  che non intaccherebbero la freschezza  e l’alta qualità degli ingredienti utilizzati e il rispetto scrupoloso di tutte le norme nella gestione del locale.

“Così vien voglia di andarsene” ha infine tuonato il cuoco, dispiaciuto per quanto accaduto.