“Non dire niente, altrimenti uccido mamma”: abusa della figlia, condannato a nove anni e mezzo

“Non dire niente, altrimenti uccido mamma”: abusa della figlia, condannato a nove anni e mezzo

PALERMO – È di nove anni e sei mesi la condanna che la terza sezione della corte d’Appello di Palermo ha inflitto a un ex impiegato per aver abusato sessualmente della figlia.

La sentenza di assoluzione in primo grado è stata completamente ribaltata e il padre continua a essere accusato di aver violentato la sua bambina di sei anni, oltre ad aver maltrattato l’ex moglie.

Papà mi tocca, papà mi costringe a fare certe cose: sarebbe questo ciò che la bambina avrebbe confidato a una sua amica d’infanzia nell’agosto 2013, data in cui è scattata la denuncia per abusi. L’amica, di qualche anno più grande, l’avrebbe poi spinta a raccontare tutto alla madre.

Secondo l’accusa, le violenze risalirebbero addirittura a un anno prima della denuncia, quindi al 2012, e si sarebbero verificate prima in casa della nonna e poi in quella di famiglia. Altre dichiarazioni della figlia durante l’incidente probatorio davanti al giudice: “Papà mi diceva che se raccontavo tutto, la Madonna mi avrebbe punita e lui avrebbe ucciso la mamma. Allora stavo zitta”.

L’uomo ha sempre negato le accuse, affermando fermamente di non aver mai sfiorato con un dito l’ex moglie e la figlia. La bambina e la donna, costituitesi parte civile, sono assistite dall’avvocato Brigida Alaimo.