A Palermo 25enne “colpito” dal “Knockout game”

A Palermo 25enne “colpito” dal “Knockout game”

PALERMO – “Violenza per gioco”. Sembra un ossimoro e invece, si tratta di pura realtà.

Un storia vera che si è diffusa in tutto lo stivale partendo dagli Stati Uniti e che consiste nel prendere a pugni e calci qualcuno senza un reale motivo.

Il “Knockout game”, è così che si chiama questa assurda nuova usanza, sempre più diffusa nelle città italiane, è approdata anche in Sicilia e precisamente a Palermo.

Mentre in passato bastava ritrovarsi in un pub con gli amici a scambiare qualche chiacchiera, raccontando aneddoti divertenti, negli ultimi mesi il significato del concetto “passatempo” ha subito un profondo mutamento.

Infatti durante una serata come tante, intorno alle 23, un ragazzo di venticinque anni, completamente ignaro di cosa stesse per accadere, era fermo al semaforo tra viale Lazio e viale Campania a bordo della sua auto con i finestrini aperti. Approfittando di un momento di distrazione degli sconosciuti hanno aperto lo sportello della vettura e scaricato una lunga serie di colpi precisi, ben assestati e micidiali.

Alla vittima non è stato sottratto alcunché (cellulare o soldi) e ciò sottolinea come l’interesse principale degli aggressori fosse esclusivamente quello di divertirsi usando violenza contro una persona sola ed indifesa.

Al termine dell’assurda pratica i malviventi si sono volatilizzati senza lasciare traccia impedendo all’aggredito di poterli riconoscere.

Nonostante il livello di assurdità, non è il primo caso del genere che si realizza nella città capoluogo di regione. Una storia simile era già capitata ad una studentessa universitaria di ventinove anni che passeggiava in via Todaro per rientrare a casa.

Storie come questa non possono che portare a riflettere. A coloro i quali hanno anche solo mai pensato che scene come queste possano suscitare ilarità, consigliamo una cosa sola: trovatevi un hobby, anche la collezione di farfalle. Sarà, certamente, più produttivo ed appagante.