Mancanza acqua alla zona industriale, sigle sindacali: “Soddisfatti per il coinvolgimento della Sidra”

Mancanza acqua alla zona industriale, sigle sindacali: “Soddisfatti per il coinvolgimento della Sidra”

CATANIA – Zona industriale ancora “a secco” a Catania, un tema che non smette mai di far parlare di se. La carenza di risorse idriche in un luogo fondamentale per lo sviluppo della città e di tutto il suo hinterland non lascia certo tranquilli i lavoratori delle aziende che vi operano.

La recente discesa in campo della Sidra, la società che gestisce l’acquedotto catanese, ha però ridato un briciolo di speranza per una rivitalizzazione dell’area, da anni non più Etna Valley, come la definì Enzo Bianco all’epoca della sua precedente sindacatura. Un buon segnale, dopo il vertice in prefettura richiesto dal vice presidente di Confindustria Catania Antonello Biriaco riguardo allo stato di abbandono della zona, e avvenuto martedì.

La notizia è stata accolta con molto entusiasmo dal segretario generale territoriale, Giovanni Musumeci e dai segretari provinciali delle federazioni Ugl metalmeccanici e Ugl chimici, Angelo Mazzeo e Carmelo Giuffrida. “Siamo soddisfatti per il coinvolgimento della Sidra – dichiarano i sindacalisti – in relazione al tentativo di risoluzione della questione riguardante l’annosa carenza di risorse idriche nella zona industriale. Da molto tempo auspicavamo questo genere di approccio che, finalmente, ha trovato concordi Irsap, comune e la stessa società che gestisce il servizio idrico nella città di Catania.”

In programma però ci saranno altre iniziative per far si che non ci si fermi alle parole. “La volontà espressa dalle parti è un segnale importante – concludono i sindacalisti – e presto ci auguriamo si possa passare dalle parole ai fatti. Adesso chiediamo l’attivazione di un tavolo tecnico permanente, che possa seriamente mettere in rete i soggetti interessati, ovvero le forze istituzionali, produttive, di categoria e sociali di questa città, perché la zona industriale possa davvero finire di soffrire. Ci auguriamo, infine, che presto si possa conoscere il nome del nuovo assessore regionale alle attività produttive, perché c’è una priorità assoluta che è quella di dover evitare la morte della zona industriale catanese, tutelando i lavoratori e le imprese.”

Anche in questo caso il ruolo della prefettura sarà molto importante. “Chiediamo dunque – concludono i sindacalisti – a sua eccellenza il Prefetto, l’immediata istituzione di un contesto unitario di lavoro per porre fine a quest’agonia di uno dei siti produttivi più importanti d’Italia.”