Cento presidenti rinunciano al seggio: il Comune di Catania fa chiarezza su quanto accaduto

Cento presidenti rinunciano al seggio: il Comune di Catania fa chiarezza su quanto accaduto

CATANIA – La sostituzione a Catania dei presidenti di seggio è stata del tutto regolare ed eventuali rallentamenti nelle operazioni di scrutinio non vanno attribuiti a questa circostanza.

Era successo tutto questa mattina, quando dal catanese è rimbalzata la notizia delle dimissioni di ben 100 presidenti di altrettanti seggi elettorali. Un fatto che ha fatto subito pensare a un rallentamento nelle operazioni di spoglio nel capoluogo etneo.

Il Comune di Catania, però, ha voluto sottolineare come le sostituzioni dei presidenti dimessi siano state fatte prima dell’inizio delle votazioni, a seggi chiusi. Dall’elenco della Corte d’appello, peraltro, mancavano già parecchi presidenti. Così, prima dell’inizio delle votazioni, il sindaco etneo, Enzo Bianco, ha provveduto a nominare 61 presidenti di seggio. Non ci sono stati presidenti designati che non si sono presentati al seggio al momento dell’insediamento.

Nella maggioranza dei casi la motivazione della rinuncia è stata la retribuzione comunicata dalla Regione per i presidenti e ritenuta troppo bassa (150 euro). Per costituire i seggi sono stati utilizzati anche dipendenti comunali, personale con una maggiore conoscenza delle norme amministrative. Qualche ritardo, ben presto recuperato, è stato registrato per la mancanza di esperienza dei neo scrutatori.

Anche la questura e la prefettura di Catania, contattate dalla nostra redazione, non erano a conoscenza di queste dimissioni lampo dei presidenti dei seggi elettorali.