Operazione Atropos, 36 le condanne inflitte al clan della Noce – I NOMI

Operazione Atropos, 36 le condanne inflitte al clan della Noce – I NOMI

PALERMO – La Cassazione ha rigettato i ricorsi dei 36 imputati condannati per mafia, estorsioni, droga e intestazione fittizia di beni appartenenti al clan mafioso della Noce a Palermo. Il processo era nato dall’operazione della squadra mobile Atropos che riguardava anche l’estorsione alla casa cinematografica Magnolia production.

Il presunto reggente del mandamento, Fabio Chiovaro, dovrà scontare 14 anni e mezzo, meno dei 16 e mezzo richiesti dinanzi al Gup, mentre al suo successore, Renzo Lo Nigro, sono stati inflitti 10 anni e mezzo. Grazie all’aggiunta di altre due precedenti condanne a quella decretata dalla Cassazione, Francesco Picone, condannato a 21 anni e 8 mesi complessivi, ha avuto la pena più alta.

Carlo Castagna, che in appello aveva avuto inflitti 12 anni e 8 mesi, si vede ridotta la pena a 12 e 2 mesi. Vincenzo Tumminia dovrà invece scontare 11 anni, Fabiano Tognetti 10, Tommaso Tognetti 11 e 6 mesi, 8 anni e 10 mesi sono stati inflitti a Giuseppe Sammaritano, 8 e 4 mesi a Santino Chiovaro, 9 e 2 mesi per Gaspare Bonura, 8 e 8 mesi a Gaetano e Tommaso Castagna, 9 anni a Marcello Argento.

Per Saverio D’Amico sono stati comminati 6 anni e 6 mesi, 5 anni a Giuseppe Di Benedetto, 12 anni ciascuno a Girolamo Altano Maranzano e Salvatore Seidita, 10 anni a  Giovanni Matina, 10 anni, 8 anni e 6 mesi a Domenico Umberto Maltese, Giovanni Guddo, Giacomo Nicolò Sciarratta, Cosimo Michele Sciarabba, 8 anni a Antonino Bonura e Giuseppe Antonio Enea. Altri otto imputati, hanno subito pene entro i due anni ciascuno: Vincenzo Acone, Giuseppa Mirabella e Vincenzo Landolina, Umberto Sammaritano, Vincenzo Toscano, Alessandro Guddo, Giacomo Abbate e Salvatore D’Amico hanno avuto tutti un anno e 8 mesi. Infine Giovanni Seidita e Dario Giunta erano stati assolti in appello, e per questo non erano entrati nel giudizio celebrato in Cassazione.