Caso Loris: accuse al suocero per vendetta, vicina di cella “racconta” la Panarello

Caso Loris: accuse al suocero per vendetta, vicina di cella “racconta” la Panarello

RAGUSA – Vendetta, solo vendetta. È questo l’ultimo risvolto che riguarderebbe Veronica Panarello e l’omicidio di suo figlio, Loris Stival.

La donna, accusata di aver ucciso il piccolo, ha ripetutamente chiamato in causa il suocero, accusandolo di essere complice per nascondere il loro rapporto amoroso. Ad alimentare i dubbi, adesso, ci sarebbero le dichiarazioni della sua vicina di cella. Secondo quanto raccontato, infatti, la Panarello avrebbe puntato il dito contro il suocero per vendicarsi del marito, che l’avrebbe tenuta poco in considerazione.

Cosa sarebbe successo, dunque, realmente? Una delle ipotesi, sempre secondo quanto emerso dalle dichiarazioni della carcerata, lascerebbe spazio a una possibile fatalità. La madre, infatti, avrebbe messo le fascette ai polsi del piccolo Loris per punizione perché non voleva andare a scuola. Poi, sarebbe stato lo stesso bambino a utilizzarne una stringendola al collo mentre la madre era distratta parlando al telefono. 

Un giallo che si infittisce e che troverà risposta nelle aule di tribunale. La prossima udienza è fissata per il 3 ottobre.