Mancano i medici per eseguire le angioplastiche: corsa contro il tempo per salvare i pazienti

Mancano i medici per eseguire le angioplastiche: corsa contro il tempo per salvare i pazienti

PALERMO – È spesso la tempestività a essere decisiva quando si tratta di salvare una vita. E a Palermo si rischia di dover correre contro le lancette dell’orologio per salvare quella dei suoi pazienti.

All’ospedale Cervello del capoluogo siciliano, infatti, è rimasto un solo medico emodinamista in servizio. Per tale motivo nel nosocomio palermitano non si potranno più operare pazienti con infarto, costretti ad essere trasportati d’urgenza in un’altra struttura per sottoporsi a un’angioplastica.

Dal 1° settembre, inoltre, il laboratorio dell’ospedale Cervello nel quale si eseguono le procedure resta chiuso durante le ore pomeridiane.

Una situazione paradossale e pericolosa se si considera che, per avere speranze di successo, l’operazione deve essere eseguita entro 90 minuti dalla comparsa dei primi sintomi.

I pazienti colpiti da infarto vengono quindi trasferiti in tutta fretta nel presidio ospedaliero di Villa Sofia.

Come riportato da Repubblica, a causa di malattie e pensionamenti, sono rimasti solo quattro emodinamisti tra gli ospedali Cervello e Villa Sofia (dove ve ne sono tre in servizio). Per far fronte all’emergenza, e garantire l’esecuzione di angioplastiche 24 ore su 24, sarebbero necessari almeno quattro medici per ogni struttura. Una prospettiva per il momento non realizzabile, con grossi rischi per i pazienti.