Grande attesa per l’esordio teatrale di “Micio Tempio (vietato ai minori)”: dal 9 settembre a Zafferana

Grande attesa per l’esordio teatrale di “Micio Tempio (vietato ai minori)”: dal 9 settembre a Zafferana

ZAFFERANA – L’opera teatrale “Micio Tempio (vietato ai minori)”, esordirà sabato 9 settembre, alle ore 21, all’Anfiteatro “Falcone-Borsellino” di Zafferana Etnea.

Organizzata e prodotta dall’Associazione Culturale “Le Nuove Muse”(Giusi Manna e Simona Di Bella) nata da un’idea di Piero Lipera e scritta e diretta da Rosario Minardi e Marco Tringali, verrà interpretata dagli attori Giuseppe Castiglia, Rosario Minardi, Rossana Bonafede, Luana Toscano, Antonio Caruso, Santo Santonocito e Lara Marta Russo, Antonio Starrantino, Giovanni Bonaventura, Raimondo Catania, Seby Cantarella, Giusy Allegra Filosico, Grazia Ercolano, Carolina Pulvirenti, Danilo Puglisi.

L’opera teatrale, rappresentazione biografica romanzata della vita di Micio Tempio, si svolge in un solo atto, della durata di due ore circa, ed è ambientata tra la fine del ’700 e l’inizio dell’800 con costumi dell’epoca, nel cuore di una Catania totalmente scissa tra l’ignoranza di un popolo che non cerca evoluzione culturale e un ambiente socialmente elevato permeato di falsità e perbenismo.

Temi che il poeta tratta con ironia e voluta trasgressione.

Del suo linguaggio artistico ne fa strumento di denuncia, e dramma e ironia si alternano a momenti di elevato interesse artistico e storico. Micio Tempio, poeta dei sensi, della voluttà e del piacere, ancora oggi è conosciuto dai più come autore di versi licenziosi ai limiti del pornografico. Ma sarebbe davvero un grosso errore relegare uno dei più eclettici autori dell’illuminismo isolano al semplice versificare lascivo.

Il celebre personaggio, definito “il Dante di Sicilia”, è stato soprattutto autore impegnato, vessillo ed esempio di libertà. Inclemente nel denunciare le ingiustizie perpetuate da secoli a scapito del popolo sottomesso, critico anche nei confronti dell’ignoranza dilagante tra la plebe, severo contro gli eccessi della nobiltà, implacabile contro le ingiustizie e i soprusi del malgoverno, Micio Tempio è una mente illuminata, concreta immagine di quel sentire comune che durante l’Illuminismo si era diffuso in tutta Europa, Sicilia compresa. “Un appuntamento da non perdere perché raccontiamo una figura che è stata un po’ fraintesa e dobbiamo restituire giustizia e dignità a tutto ciò che ha fatto di importante Micio Tempio”, sono queste le parole del regista Marco Tringali e dell’attore Giuseppe Castiglia.

“Nello spettacolo racconteremo non solo il Tempio poeta, ma anche il rivoluzionario e l’illuminista del suo tempo. Un personaggio catanese di spessore culturale e sociale, frainteso ed etichettato quasi sempre come licenzioso e pornografo. Invitiamo tutti a partecipare”. “Creatività e competenza al “Femminile” per promuovere le eccellenze del territorio”, questo il claim scelto dalle rappresentanti dell’Associazione Giusi Manna e Simona Di Bella. La loro idea è quella di promuovere e valorizzare il patrimonio artistico e culturale del territorio catanese su territorio nazionale, dando vita a progetti ed eventi di grande interesse creativo.