“Indovina chi?”: il gioco di Crocetta e dei democratici. Musumeci: “Trasformismo!”

“Indovina chi?”: il gioco di Crocetta e dei democratici. Musumeci: “Trasformismo!”

PALERMO – Aveva promesso un governo già la scorsa settimana. Rosario Crocetta non ha mantenuto la parola e ancora le trattative, frenetiche, sono in corso. Tra rumors e voci di corridoio sembra di partecipare a “indovina chi”, il famoso gioco da tavolo che consisteva – tramite alcuni indizi – nell’indovinare il nome dei vari personaggi.

Se inizialmente si era pensato a un Crocetta ter senza deputati regionali in giunta, adesso prende quota l’idea di inserire nella lista alcuni nomi di giovani onorevoli. Se dovessimo giocare a “indovina chi” potremmo tirare in ballo alcuni nomi: Fabrizio Ferrandelli ed Anthony Barbagallo per i democratici.

Il primo ha però nicchiato. Su twitter ha cinguettato così: “Alla poltrona preferisco la Sicilia. L’ho detto e lo ripeto: resettiamo e ripartiamo uniti. Questo mi interessa, tutto il resto è gossip”. Negazione che equivale a una mezza verità: il nome di Ferrandelli è comunque emerso nonostante il raffreddamento del suo renzismo.

Anche Mariella Maggio potrebbe essere un nome quotato per quanto riguarda l’area Cuperlo. Di estrazione sindacale la Maggio si contenderebbe un posto in giunta con Angelo Villari, sponsorizzato da Concetta Raia.

Gli uomini di Leanza di Articolo 4 hanno serrato le fila. Consci della “potenza di fuoco” del loro gruppo rivendicano anch’essi degli onorevoli-assessori. I nomi sono quelli di Alice Anselmo e del capogruppo Luca Sammartino.

Nell’Udc emerge il nome del vicesegretario Gianluca Micciché. In tutto questo emerge la volontà del Pd di avere un governo nuovo di zecca, senza le “preferite” di Crocetta: Nelli Scilabra e Linda Vancheri. Una impasse difficile da sbloccare perché il governatore su alcuni nomi è stato inamovibile.

“La condizione imprescindibile per qualsiasi dialogo – ha detto il segretario del Pd Fausto Raciti – è l’azzeramento della vecchia giunta e un esecutivo nuovo”. Quindi o Crocetta cederà o si andrà avanti a oltranza nel braccio di ferro delle trattative.

Mentre il presidente cerca di formare un nuovo governo l’isola langue: disoccupazione giovanile alle stelle, vertenze sindacali, buchi neri nella sanità e conti in rosso.

Nello Musumeci – leader dell’opposizione – ha rimarcato l’importanza della mozione di sfiducia e della compattezza del centrodestra: “Presto saremo tutti chiamati alla nostra responsabilità e sarebbe davvero paradossale per il centrodestra lasciare ai cinque stelle la rappresentanza dei siciliani che vogliono voltare pagina. Siamo l’unica opposizione coerente e credibile per avere in questi due anni sempre votato contro ogni finanziaria e contro le follie volute da Crocetta e dalla sua maggioranza, mentre il M5S provava a inaugurare il «modello Sicilia», sostenendo gli atti più qualificanti di questo sciagurato governo di sinistra”.

“Adesso dico – conclude Musumeci – senza alcuna polemica a tutti i deputati regionali che chi vuole bene a questa terra e alla sua gente deve trovare il coraggio di staccare la spina all’ennesimo governo trasformista che si appresta a essere varato”.