La dura legge dell’Olocausto e il “bar mitzvah” con un secolo di ritardo: morto l’uomo più vecchio del mondo

La dura legge dell’Olocausto e il “bar mitzvah” con un secolo di ritardo: morto l’uomo più vecchio del mondo

1903-2017: una data che fa paura, un cambio di generazioni uno dopo l’altro. Quasi 114 anni in vita, un record.

Un mese prima spegnere per la 114esima volta le candeline del suo compleanno, è morto Yisrael Kristal, l’uomo più vecchio del mondo.

È stato premiato nel 2016 dal Guinness World Record per la sua incredibile età. Lo stesso Kristal non si capacitava della sua lunga vitalità, credeva che tutto dipendesse dall’alto.

Più di un secolo in vita, Kristal è nato in Polonia, precisamente a Zarnow. È sopravvissuto a due guerre mondiali: nel 1940 fu vittima dell’Olocausto, essendo stato deportato nel campo di concentramento di Auschwitz. Con lui la moglie e i due figli, che morirono lì. Venne salvato nel 1945 dagli Alleati.

Per ogni giorno trascorso lì, si potrebbero scrivere due libri“, diceva Kristal: dopo la guerra, aveva deciso di aprire una fabbrica di dolciumi nella città israeliana di Haifa.

Lo scorso anno, con un secolo di ritardo, celebrò il suo “bar mitzvah“, una ricorrenza ebraica che segna il passaggio dall’infanzia all’età adulta a 13 anni e un giorno.