‘The Truman boss’, ritratto di una famiglia sotto scorta

‘The Truman boss’, ritratto di una famiglia sotto scorta

PALERMO – È stato presentato ieri, alla libreria ‘Tantestorie’ di via L. Ariosto 27 a/b “The Truman boss”, docu-libro su una vicenda giudiziaria che definire paradossale è dire poco. Un libro, edito da Castelvecchi, destinato sicuramente a far discutere non tanto per la scorrevolezza del tutto simile a quella di un romanzo giallo, quanto per l’incredulità che inevitabilmente prende possesso di chi legge.

L’incontro, fortemente voluto dal proprietario della libreria, Giuseppe Castronovo, narra la vicenda che vede al centro di tutto la famiglia Balli, composta da padre (co-autore del libro insieme al cronista giudiziario del Fatto Quotidiano Giuseppe Lo Bianco), madre e figlioletta, che all’epoca dei fatti ha solo tre anni. La vicenda si sviluppa negli anni che vanno dal 2003 al 2006, periodo in cui Balli padre è il più giovane impresario musicale: suo merito infatti, l’organizzazione di spettacoli musicali quali concerti, musical eccetera. Un giorno conosce tal Mario Musotto – che niente ha a che fare col Musotto politico – con il quale si instaura un rapporto inizialmente lavorativo sfociato poi, com’è naturale tra due soci, in un legame di stima reciproca. Da questo sodalizio nasce l’idea di una biglietteria virtuale – sullo stile di Ticket One – che nel giro di un anno produce notevoli utili. Una sera Musotto piomba a casa dei Balli confessando di essere in pericolo imminente di vita, per mano della mafia: Musotto, ex carabiniere, ha preso parte ad una operazione antimafia e da allora la mafia avrebbe giurato di ucciderlo una volta che i propri uomini fossero usciti dal carcere. Balli allora in uno slancio di generosità decide di stare dalla parte del socio affermando in buona sostanza: “Se la mafia vuole uccidere una persona, dovrà ucciderne tre”.

Da allora per tutta la famigliola ha inizio un calvario che durerà tre anni: scorte che li seguono ad ogni passo, continuo andirivieni di carabinieri, financo un elicottero della Benemerita che sorvola ininterrottamente l’abitazione. Queste le parole di Vincenzo Balli: “Provate ad immaginare quello che può aver significato tutto questo non tanto per noi adulti, quanto per una bimba di appena tre anni, per non traumatizzare la quale abbiamo pensato di copiare ‘La vita è bella’ rendendo tutto un gioco: dagli ordini in piena notte di evacuazione, all’allarme per un’auto che ci pedinava, financo un giubbotto antiproiettile di quasi 7 kg addosso”. Poi la scoperta sconcertante, rivelata dalle parole del legale della famiglia Balli, dott. Mario Bellavista“Era tutto un bluff, una messinscena degna del miglior romanzo giallo, frutto unicamente della perversa fantasia di Musotto. La famiglia non ha mai, in nessun momento, rischiato la vita. Una sola domanda sorge spontanea: perchè”.

Queste le parole di Giuseppe Lo Bianco, firma illustre del Fatto Quotidiano: “Di primo acchitto, non ho creduto alla genuinità della vicenda. Poi però, davanti alla sentenza di Cassazione non ho avuto dubbi. In tempi di ‘finta antimafia’, l’operato di Vincenzo rappresenta per me un esempio di vera antimafia ed ecco perché ho deciso di dare vita, con lui, al libro: per mettere in guardia dall’inganno, dalla suggestione e soprattutto, per spingere al senso civico quanti lo leggeranno. Abbiamo anche scritto che speriamo che gli investigatori analizzino le numerose tracce di sangue vero trovate, ricostruendo come sia stato possibile coinvolgere nientemeno che un vero, autentico elicottero dei Carabinieri”. La Cassazione ha condannato solo tre delle 12 persone coinvolte e Musotto, inizialmente condannato a sei anni, si è visto dimezzare la pena a causa dell’intervenuta prescrizione che ha riguardato alcuni dei reati di cui è accusato. Non sveliamo il colpo di scena finale che spiega il vero motivo che ha dato vita a questo perverso gioco. Lo lasciamo ai lettori. Balli attualmente, ormai fuori dal giro dell’organizzazione di eventi, gestisce una florida agenzia di promozione del territorio siciliano che prevede varie attività come parapendio – scelta quasi obbligata dato il passato da paracadutista – pescaturismo ed escursioni su tutto il territorio siciliano.

Teresa Fabiola Calabria