CATANIA – Svincolo di corso delle Province e via Gabriele D’Annunzio, un’opera che ancora oggi, a quattro anni dalla sua apertura, continua a far discutere. Sia per come ha stravolto il traffico e le abitudini dei cittadini, che per come è stata progettata e per come spesso non viene rispettata, tuttora continua a essere sulla bocca di tutti. Data alla luce nel 2013, è stata attivata prima in via provvisoria con barriere di plastica e poi in via definitiva con aiuole.
La viabilità fu completamente stravolta. Sulla via Vittorio Emanuele Orlando il tratto compreso tra il corso e via Gabriele D’Annunzio, percorso fino a quel momento nel senso a salire, ha cambiato totalmente senso di marcia, con svolta obbligatoria per chi proviene da su, mentre per chi proviene da via Gabriele D’Annunzio e vorrebbe proseguire dritto è stata imposta la svolta a destra e in seguito il giro dal breve tratto di strada adesso percorso a scendere. Stessa cosa infine anche per chi deve scendere per il corso.
Ma quest’ultimo obbligo spesso non viene rispettato come ci spiega il signor Guarnaccia che in zona ha il proprio studio: “Una cosa davvero aberrante di per sè perché l’amministrazione comunale non si è curata né dei bisogni dei residenti né di quelli dei commercianti. Se poi aggiungiamo anche l’inciviltà di alcuni automobilisti una disgustosa frittata è fatta”.
Tra i commercianti si mostra lo stesso dissenso e tutti sono concordi sul fatto che i rischi di un incidente sono sempre all’ordine del giorno. Tra loro c’è chi, come i commercianti Mirko e Pasquale, al momento dell’apertura dello svincolo si opposero in maniera ferrea a questa decisione e adesso denunciano un calo delle vendite. “La centralina per i semafori è stata sostituita da una nuova che non ha mai funzionato – commenta Mirko -. Io proporrei di mettere i dossi su via Gabriele D’Annunzio e di sostituire tutto questo armamentario con delle piccole rotatorie con sbarre di ferro”. Molto critico Pasquale: “Da quattro anni abbiamo subito un enorme calo nelle vendite e stiamo aspettando di trovare nuovi locali per avviare il trasferimento”.
Gli fanno eco Simona e la signora La Piana che però, oltre a essere favorevole all’installazione dei dossi, puntualizza: “Devo dire che da quando c’è questo svincolo gli automobilisti sono più prudenti. Il problema è che spesso alcune prescrizioni non vengono rispettate e il morto da un momento all’altro ci potrebbe scappare”.
Infine Carmelo aggiunge: “Oltre a essere un obbrobrio ha le aiuole tenute malissimo e nemmeno un minimo di decoro viene rispettato”.