Le scuse di Flavio Insinna “smascherato” da “Striscia la notizia”: i dettagli della vicenda

Le scuse di Flavio Insinna “smascherato” da “Striscia la notizia”: i dettagli della vicenda

“Mi spiace e chiedo scusa a tutti, senza se e senza inutili ma. Proprio a tutti, dalla prima all’ultima, dal primo all’ultimo”, inizia così il “pentimento” di Flavio Insinna, “smascherato” alcuni giorni fa dal Tg satirico di Canale 5. 

“Striscia la notizia” ha trasmesso alcuni fuori onda che mostrano come il conduttore di “Affari tuoi” non sia così gentile e cortese come sembra durante la trasmissione di Rai Uno. 

Si sfoga contro i concorrenti, insultandoli, come nel caso di una donna della Valle D’Aosta. “Cambiano la Costituzione – si sente nell’audio trasmesso da Striscia – hanno truccato le votazioni per fare la Repubblica sennò votavano la Monarchia e noi non possiamo mettere nella busta 5 simpatici? Abbiamo preso una nana che parla con le mani davanti alla bocca se no sta muta. Avevamo 2/3 fighi e 7 dementi. Per farmi girare i coglioni ce ne vuole, ci siete riusciti! […] Abbiamo preso una nana di m….. Siamo riusciti a prendere degli stron.. come sempre, a tutti gli speciali”.

Poche ore dopo l’indignazione dei telespettatori per quanto visto e sentito, arrivano le scuse del conduttore. “Le mie scuse sono rivolte anche a chi ha fornito immagini dal Teatro delle Vittorie e registrazioni audio prese dalle scale, fra i camerini e le nostre stanze. Sì, voglio davvero scusarmi anche con chi ha tradito la mia fiducia perché, purtroppo senza volerlo, li ho costretti a dare il peggio di loro stessi. Quasi quanto me”.

“Mi spiace davvero – continua Flavio Insinna -. Sono sempre io, nel bene e nel male. Sul lavoro sono pignolo, ossessivo, incessante. E so distruggere in un istante tutto il bello che ho costruito fino a un attimo prima. Sono bravissimo a passare subito dalla parte del torto. Uno nessuno centomila. Grido, litigo, urlo, dico cose che non penso perché vorrei che tutto fosse sempre perfetto. Poi faccio battute in dialetto mischiate ai titoli dei film che amo. Odio i toni beceri ma poi sono un fenomeno a usarli. È successo tante volte (mi sono sempre scusato), potrebbe accadere ancora. Ma ci metto sempre la faccia. Sempre in prima fila. In primissima se c’è da prendere i fischi. Gli applausi e i premi (chi mi conosce lo sa) amo condividerli con i compagni di viaggio. Ho sempre difeso un programma che amo, ingiustamente infangato da anni, sempre e comunque”.

E ancora: “Sì, sono questo e sono quello. Se adesso vi aspettate una lista di mie buone azioni, mi spiace, resterete delusi. Se avrete voglia o curiosità, le troverete da voi. Un’altra cosa che mi fa infinitamente tristezza, quanto le mie scenate, è che tutta questa pornografia televisiva con filmatini e vendetta incorporata sia fatta per cercare qualche straccio di punto di ascolto in più. Adesso però siamo saliti, anzi scesi di livello. Gli insulti, l’odio, i filmati rubati dal buco della serratura sono soltanto contro di me. Odio allo stato puro. Chi crede di distruggermi, mi ha in realtà fatto un grande regalo: la libertà. La libertà di essere ai vostri e ai miei occhi semplicemente una persona”.

“Ah, una cosa che non potete sapere, – conclude il conduttore – i miei amici sì, è che un minuto dopo la sfuriata sono il primo ad essere mortificato, il primo a tornare indietro per chiedere scusa: “Daje! Domani faremo tutti meglio. Io per primo. Grazie a tutti. Buonanotte”.

La vicenda non si concluderà facilmente e soprattutto nel migliore dei modi. Sembra, infatti, che “Striscia la notizia” abbia censurato le riprese in cui veniva consegnato il tapiro d’oro ad Insinna. Il video sta circolando sul web grazie alla pubblicazione dello stesso conduttore.