Catania, Uciim e Università contro bullismo e cyberbullismo

Catania, Uciim e Università contro bullismo e cyberbullismo

CATANIA – Un affollatissimo Auditorium dell’ex Monastero dei Benedettini ha ospitato, il 25 Maggio, il convegno su “Bullismo e Cyberbullismo. Emarginazione e Integrazione”, nato da una proposta dell’UCIIM, sez. Catania, accolta e fatta propria dal Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Ateneo catanese “la sede più adeguata dove la compresenza di studiosi, rappresentanti del Governo, della Magistratura e della Polizia di Stato – come ha sottolineato nella sua introduzione la prof.ssa Lidia Marranca, organizzatrice e moderatrice del Convegnoè funzionale ad analizzare da diverse angolazioni questo problema la cui gravità ed infiltrazione nella scuola e nella società richiedono interventi mirati e specialistici”.

Numerosi e di spessore gli esperti intervenuti al seminario, la platea era stracolma di docenti di ogni ordine e grado e di dirigenti. Nei saluti agli ospiti si sono alternati la prof.ssa Marina Paino, direttore del Dipartimento, che ha evidenziato come l’Università abbia accettato con entusiasmo la proposta dell’UCIIM vista la gravità e l’attualità del tema, e il dirigente generale della Polizia Di Stato, Giuseppe Gualtieri, questore di Catania che ha seguito con grande interesse tutti i lavori del seminario, e che ha posto l’attenzione sul ruolo che svolge la scuola per prevenire e contrastare un fenomeno che coinvolge vari settori della società.

La prof.ssa Maria Antonietta Baiamonte, presidente UCIIM, sez. di Catania, nel ribadire come l’UCIIM abbia voluto che questo evento si realizzasse, ha delineato i principi guida dell’UCIIM, associazione autorizzata dal MIUR al rilascio di attestati e certificazioni.

I qualificati relatori hanno contribuito ad approfondire l’argomento trattato in tutte le sue sfaccettature. Si sono alternati la prof.ssa Teresa Sardella, docente di Storia Medievale e di Storia del Cristianesimo, Università di Catania; la prof.ssa Giuseppina Mendorla, docente di Psicologia dello Sviluppo e di Psicologia Dinamica e Clinica dell’Abuso; Il dirigente della Polizia Postale di Catania Marcello La Bella; il magistrato della Corte di Appello di Catania, sez. Penale, Anna Maria Gloria Muscarella; Barbara Notarbartolo, psicologa, psicoterapeuta, membro didatta dell’Istituto italiano di Psicanalisi di Gruppo.

Dopo un’analisi storico-culturale del fenomeno della “marginalità” in termini di relazioni sociali ed inter-individuali, sono state analizzate le caratteristiche del bullismo e del cyberbullismo da un punto di vista psicologico con i dati statistici riguardanti il problema sempre più diffuso, senza sottovalutare il ruolo dello spettatore o degli spettatori che rinforzano quello del bullo. È stata messa in luce la centralità della famiglia e della scuola sia per prevenire quanto per far emergere eventuali realtà di bullismo/vittimismo e per la realizzazione di un percorso indirizzato allo sviluppo dell’empatia e dell’inclusione nei giovani.

INTERNET è un mondo senza confini ed un’immagine postata su un qualsiasi social potrebbe essere divulgata senza possibilità di essere tolta. Un aspetto inquietante è il sexting che consiste nello scambio di video o immagini strettamente legati alla sfera intima personale.

Esaminati vari tipi di reati che possono essere commessi tramite la rete e i profili di responsabilità penale e civile gravanti sui genitori, sugli insegnanti e sugli istituti scolastici con riferimento anche agli obblighi di vigilanza e di controllo introdotti dalla direttiva MIUR.

Dopo l’analisi della nuova legge sul cyberbullismo approvata pochi giorni fa, si è messo in luce il bisogno dell’adolescente di entrare in contatto con i coetanei e di essere accettato e come questo bisogno nella rete informatica può trasformarsi fino a raggiungere una deriva persecutoria. Nella rete non vi è un gruppo visibile ma una massa anonima e sfuggente; i social da semplice strumento di comunicazione possono incidere sui comportamenti e favoriscono l’emergere di aspetti perversi come narcisismo, esibizionismo.

Interessanti gli interventi della prof.ssa Maria Elena Taormina che ha messo in luce le difficoltà di comunicazione e di collaborazione con le famiglie degli allievi e della dott.ssa Tiziana Giuffrida che ha sottolineato le difficoltà di una mamma e la necessità di un controllo continuo dei propri figli. Infine il preside Giuseppe Adernò ha messo in rilievo il ruolo dell’UCIIM nella formazione dei docenti.

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Il seminario ha analizzato il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo in un’ottica finalizzata a sviluppare strategie di intervento e di prevenzione per contrastare il fenomeno ed è stato un’occasione di confronto tra professionalità che a diverso titolo si occupano della materia.