Rocambolesco inseguimento nelle mattinate: derubano “Adidas” e poi finiscono in manette. LE FOTO

Rocambolesco inseguimento nelle mattinate: derubano “Adidas” e poi finiscono in manette. LE FOTO

CATANIA – Questa volta è andata male, anzi malissimo, alla “banda della spaccata” di turno: nella nottata appena trascorsa, infatti, i pregiudicati Rosario Scavone, 27 anni, e Domenico Benedetto Zucchero19 anni, insieme a  Giuseppe Bivona 23 anni e il minore S.E. 17 anni, sul quale peraltro pende un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP/Tribunale dei minori di Caltanissetta, sono stati arrestati per furto aggravato e resistenza e lesioni a P.U.

SCAVONE ZUCCHEROBIVONA

L’operazione è stata realizzata dalle Volanti che, intorno alle ore 04,50 circa (l’orario tipico per questo tipo di reato), nell’ambito del piano di azione per la prevenzione e il contrasto dei furti ai danni di esercizi commerciali, mentre percorreva via Sant’Euplio, ha intercettato cinque ladri che erano a bordo di una Fiat Uno.

I giovani a bordo dell’auto, come accertato successivamente, pochi istanti prima avevano rubato nel negozio “Adidas” di via Umberto.

Alla vista della volante, la Fiat Uno ha aumentato la velocità e, dopo un rocambolesco inseguimento, la macchina è stata bloccata in Piazza C. Alberto dove due dei malfattori sono stati ammanettati immediatamente, mentre i restanti tre sono fuggiti in direzione di via Rizzo, entrando nel parcheggio “Bellini” a più piani.

All’interno di questo parcheggio due dei fuggitivi sono stati bloccati, mentre uno è riuscito a dileguarsi. Tutti i malviventi, uno ancora col casco indossato e gli altri con cappuccio, passamontagna e guanti per non farsi riconoscere dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza, sono stati ammanettati e arrestati; il più giovane, S.E. è stato anche trovato in possesso di alcune dosi di marijuana.

Nella Fiat Uno utilizzata dalla banda, poi risultata rubata, sono stati rinvenuti arnesi atti allo scasso; la merce rubata, per un valore di 3mila euro, è stata restituita al legittimo proprietario.

Il P.M. di turno ha disposto per Scavone, Zucchero e Bivona gli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo; per quanto riguarda il minore, invece, sul quale pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, è stato rinchiuso nel Centro di Prima accoglienza di via Franchetti a disposizione dell’A.G.