Mostra Escher, disastro al Palazzo della Cultura. Chiusura anticipata alle 15,30 con file interminabili

Mostra Escher, disastro al Palazzo della Cultura. Chiusura anticipata alle 15,30 con file interminabili

CATANIA – Gratis per un solo giorno, la mostra dedicata all’artista olandese Maurits Cornelis Escher, si è rivelata un vero e proprio disastro.

L’artista, per la prima volta in Sicilia, è ospitato al Palazzo della Cultura di Catania fino al 17 settembre 2017. Soltanto per la giornata di ieri, 11 aprile, l’ingresso era gratuito perché offerto da Generali Italia nell’ambito del programma “Valore Cultura”.

Tanto l’entusiasmo dei cittadini catanesi per ammirare la ricca esposizione del maestro olandese con alcune delle sue più maestose opere come “Mano con sfera riflettente (1935)”, “Vincolo d’unione (1956)”, “Metamorfosi II (1939)” e “Giorno e notte (1938)”. Tra queste anche varie opere dedite dai vari soggiorni che l’artista fece in Sicilia tra il 1928 e il 1936.

La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 20 e nel week-end dalle 10 alle 24. Peccato che ieri, nel giorno clou con ingresso gratuito, gli organizzatori della mostra abbiano deciso di anticipare l’orario di chiusura dalle 20 alle 15,30

Nessun preavviso nei siti ufficiali ma soltanto un foglio di carta affisso all’ingresso del Palazzo della Cultura in cui si leggeva che “per consentire l’ingresso ai visitatori presenti all’interno della corte del Palazzo della Cultura in conformità delle norme di sicurezza vigenti, la chiusura, prevista per le ore 18, è stata anticipata alle ore 15,30. Le circa 600 persone in fila più altre 150 dentro verranno smaltite nelle prossime ore, posto che il turn over è di 50 ogni ora. Altre persone dunque non possono essere ammesse. Per questo motivo, oltre che per ragioni di sicurezza, la Direzione “Cultura” del Comune di Catania, è stata costretta a non consentire altri ingressi, appunto, dopo le 15,30″.

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Ricapitolando, dunque, all’inizio la mostra avrebbe chiuso alle ore 20, così come scritto nel sito ufficiale. Successivamente, alcuni presenti apprendono che la chiusura è alle 18, forse perché nella giornata di ieri nessuno avrebbe pagato l’ingresso. I visitatori, giunti in centinaia al Palazzo della Cultura, scoprono lì che, invece, dalle 15,30 la mostra non è più visitabile.

Le lamentele giunte nella nostra redazione sono state molte. Centinaia di presenti, entusiasti dell’evento, si sono sentiti dire che “la mostra ha chiuso anticipatamente a causa della presenza di oltre 2 mila persone” e che “nei giorni precedenti era stato comunicato che avrebbero chiuso il cancello alle 18” e che dunque quanto riportato da diverse testate online che facevano riferimento alle 20 come orario di chiusura era “poco attendibile”

Ma… “poco attendibile” è dunque anche il sito ufficiale del Palazzo della Cultura dove viene riportato come orario di chiusura le 20.

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“Da oltre due ore siamo qui fuori in attesa…”, “file interminabili”, “purtroppo organizzato male”: questi e tanti altri i messaggi inviateci da alcuni lettori presenti al “disastro” più che alla mostra. 

“Quello che fa più pensare è il fatto che ci è stato comunicato che tutte queste persone non erano previste e che questo ha portato alla chiusura. Promuovere la cultura e chiudere anticipatamente, che senso ha?”, dichiara Francesca. 

“Tutto questo è vergognoso”, dichiara Alberto.

È evidente, dunque, che a Catania le cose fatte bene non vanno. Che la folla ci fa paura. Che non siamo preparati per nulla. Che promuoviamo cose belle e poi le facciamo diventare disastrose. Che è meglio fare a scarica barile che ammettere di aver fallito, per l’ennesima volta.