Accusato di violenza sessuale: 26enne si impicca in carcere

Accusato di violenza sessuale: 26enne si impicca in carcere

SIRACUSA – Era arrivato al carcere di Cavadonna mercoledì sera, dopo avere rischiato di essere picchiato dai parenti della vittima dell’aggressione, ma nessuno poteva mai pensare che avrebbe potuto compiere un gesto estremo.

Pietro Nolasco, rosolinese di 26 anni, era stato arrestato dai carabinieri per avere violentato e minacciato di uccidere una sua conoscente. Dopo tre giorni di isolamento però, in attesa di essere sottoposto all’interrogatorio di garanzia, si è tolto la vita, impiccandosi.

La ragazza è stata subito ricoverata in ospedale a causa delle lesioni subite durante la colluttazione. Il giovane, invece, è stato ascoltato dal gip del tribunale di Siracusa, Michele Consiglio, che ha ascoltato la sua versione dei fatti, ammettendo solo parzialmente le sue responsabilità.

Nella sua versione ha confermato di essere uscito e aver aggredito la vittima, ma ha negato di averla violentata. Il giudice per le indagini preliminari però non ha creduto a questa versione dei fatti e, nel convalidare l’arresto, ha adottato per lui la misura cautelare in carcere.

La situazione sembrava tranquilla, ma sabato è successo l’irrimediabile. A scoprire il corpo ormai senza vita dell’uomo sono stati gli agenti di polizia penitenziaria appena entrati in servizio. Nonostante i celeri soccorsi, non c’è stato nulla da fare.

Nolasco si trovava agli arresti domiciliari da dicembre, ma quel mercoledì ha infranto il provvedimento. Ha preso le chiavi dell’auto della madre per poi invitare la conoscente a uscire con lui con la scusa di farle vedere qualcosa di importante. Quella era solo una trappola, che si è trasformata in un incubo per la giovane,