I re del petrolio investono 50 mld di dollari nelle rinnovabili

I re del petrolio investono 50 mld di dollari nelle rinnovabili

L’Arabia Saudita si concentra sulle energie rinnovabili con un piano di investimenti tra i 30 e i 50 miliardi di dollari entro il 2023. L’annuncio arriva dal ministro dell’Energia Khalid al-Falih dal summit annuale IRENA ad Abu Dhabi.

Il ministro ha confermato l’intenzione del Regno di rimodulare il proprio mix energetico arrivando al 30% di fonti non fossili entro il 2030. Nelle prossime settimane si dovrebbero tenere le prime aste per un totale di 10GW.

A preoccupare i sauditi non sono certo le sorti del pianeta, bensì, più prosaicamente, il loro preoccupante deficit di bilancio, impossibile da risanare con un prezzo del barile basso come quello attuale. E poi c’è la sfida con l’Iran, l’altro gigante della regione che sta tornando sulla scena internazionale (e nella produzione di gas e petrolio) con la progressiva rimozione delle sanzioni. Tutti indizi che fanno pensare che questa volta l’Arabia Saudita faccia sul serio.

Nel 2012 Riyadh prometteva un programma di investimenti nel fotovoltaico da 109 miliardi di dollari per ottenere 50GW di rinnovabili. Nessuno li ha ancora visti. Gli obiettivi annunciati ieri da al-Falih sembrano più realistici, anche se non mancano i punti oscuri. Oltre a questi 10GW di rinnovabili, Riyadh ha annunciato di star muovendo i primi passi concreti per due reattori nucleari, per un totale di altri 2,8GW da fonti non fossili.

Maria Morelli