Omicidio Catania, pesanti sanzioni allo York: chiusa la discoteca

Omicidio Catania, pesanti sanzioni allo York: chiusa la discoteca

CATANIA – Dopo il grave episodio accaduto tra sabato e domenica scorsa, la polizia ha preso seri provvedimenti nei confronti dello “York”.

I carabinieri hanno accertato che il locale che svolge attività di discoteca, formalmente dovrebbe essere un’associazione culturale. A seguito di ciò, il questore di Catania, Marcello Cardona, ha disposto nei confronti del titolare della discoteca “York” i dovuti accertamenti di carattere amministrativo, grazie ai quali è stato adottato il provvedimento di chiusura temporanea del locale, in applicazione dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di P.S..

Come già accaduto in passato, l’intervento dell’Autorità di pubblica sicurezza sancisce, ancora una volta, l’obbligo che ricade in capo al titolare di un pubblico esercizio di vigilare su quanto accade nel proprio locale, tenendo presente che le esigenze di ordine pubblico e di sicurezza dei cittadini sono prioritarie rispetto agli interessi, anche legittimi, dei privati.

Si tratta di un provvedimento che tende, fra l’altro, a tutelare quanti possano trovarsi a frequentare un locale al cui interno non siano stati garantiti sufficienti livelli di sicurezza. Quindi, lo York chiuderà i battenti per 30 giorni, ma non finisce qui. Infatti, per la sua natura legale di associazione culturale, allo York è stata vietata l’attività di discoteca, esercitata fino ad oggi in maniera del tutto abusiva.

La cronaca, infatti, racconta che la notte tra sabato 8 e domenica 9 gennaio una rissa all’interno della discoteca “York” di via Scuto Costarelli si è trasformata in tragedia. Un giovane rumeno, ferito a colpi d’arma da fuoco, ha perso la vita, mentre un’altra persona di nazionalità marocchina è rimasta ferita in modo meno grave.

Ancora una volta, al centro della scena un locale notturno, un luogo di ritrovo dove l’incontro tra giovani può trasformarsi in una sfida all’ultimo sangue: basta un’occhiata di troppo, una parola fraintesa o un complimento non gradito per scatenare movimenti che, nei casi più gravi, come quello della notte di sabato, possono sfociare in tragedia.

Grazie alle indagini svolte dai Carabinieri, che sono intervenuti immediatamente sul posto e che hanno ricostruito la vicenda, avviando le attività investigative per identificare il responsabile – o i responsabili – del grave fatto di sangue, è stato possibile far risalire la morte del giovane rumeno a un episodio precedentemente verificatosi all’interno del locale e che poi è degenerato in una sparatoria.