Palermo inaugurato nuovo giardino pubblico

Palermo inaugurato nuovo giardino pubblico

PALERMO – Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, insieme agli assessori al Verde e allo Sport, Sergio Marino e Giuseppe Gini, stamani ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione della villetta in via Trabucco, a Cruillas. Al taglio del nastro, inoltre, hanno preso parte il presidente della VI Circoscrizione di Palermo, Michele Maraventano e il vice presidente Massimiliano Giaconia.

Voglio ringraziare tutti i cittadini – ha dichiarato il sindaco Orlandoche hanno collaborato per la perfetta riuscita di questo momento che dimostra che si può cambiare, insieme è possibile. Il mio plauso va, inoltre, anche al presidente della Circoscrizione, al vice presidente, ai consiglieri, a Rap, Amg Energia, Reset, Amap, Coime, all’Area Verde e ai giardinieri che hanno avuto cura e avranno cura di questo spazio che prima era una discarica e ora è diventato un bellissimo giardino. La prossima settimana – ha concluso il sindaco – monteremo anche i giochi per i bambini, con le necessarie certificazioni di sicurezza da parte del Coime“.

L’assessore all’area verde e vivibilità urbana, Marino, ha sottolineato il valore simbolico dell’iniziativa, “abbiamo creato un giardino dove prima c’era il degrado – ha detto – e innescato un importante processo di riqualificazione di questo quartiere, dando un segnale forte come Amministrazione a tutta la città“. Un monito importante è arrivato dal presidente della VI Circoscrizione Michele Maraventano. “Questo giardino è un gioiello verde – ha dichiarato – che nasce in uno spazio confiscato alla mafia e che ora appartiene ai cittadini. Ma dovete saperlo custodire perché  basta poco perché l’incuria ritorni“.

Durante la cerimonia lo scrittore Fabrizio Giuffrè ha donato al sindaco il suo libro “Cruillas: storia e memorie di una antica borgata”, mentre gli alunni della Direzione didattica “Cruillas” hanno intonato l’Inno di Mameli e successivamente hanno dipinto sul muro di cinta del giardino la sagoma di un bambino che tiene un aquilone. “Rappresenta il bisogno di ciascuno di noi di essere se stesso e volare – ha concluso il sindaco – e ci ricorda che dobbiamo essere orgogliosi di appartenere a questo quartiere, a questa città , ma anche mettere le ali alla nostra identità, per non restare soffocati, come questo spazio di terreno era finito soffocato dai rifiuti“.