RAGUSA – Sono 30 gli anni di carcere richiesti dall’accusa per Veronica Panarello: è questo il risultato della requisitoria che si è conclusa al Palazzo di Giustizia di Ragusa.
Dovrà rispondere di omicidio volontario aggravato ai danni di suo figlio Loris Stival, il bimbo di appena 8 anni, trovato privo di vita in un canalone a Santa Croce Camerina.
Il procuratore Carmelo Petralia e il sostituto Marco Rotta hanno ricostruito la personalità dell’imputata descrivendola come “egocentrica, bugiarda e manipolatrice” a causa di un “protagonismo esagerato”.
Inoltre, Petralia e Rota, hanno giudicato il rapporto che Veronica Panarello aveva con Loris non come quello tra una madre e un figlio ma come quello fra due amici.
Infine, è stata fissata per mercoledì l’udienza in cui interverranno i legali di parte civile: Daniele Scrofani per il marito di Veronica e Francesco Biazzo per il suocero Andrea Stival. Quest’ultimo è stato più volte accusato dall’imputata di essere suo amante.
Venerdì, sarà la volta della difesa di Veronica Panarello, sostenuta dall’avvocato Franco Villardita.
La sentenza dovrebbe arrivare la prossima settimana.