Giampilieri, 5 anni fa l’alluvione ma da 2 non arrivano sostegni per la popolazione

Giampilieri, 5 anni fa l’alluvione ma da 2 non arrivano sostegni per la popolazione

GIAMPILIERI – È il giorno del ricordo a Giampilieri. Cinque anni fa la terribile alluvione scatenò un inferno di acqua e fango causando la morte di 37 persone. “Il tempo scorre inesorabile ma il nostro ricordo rimane indelebile“. Questa la frase scelta dal comitato Salviamo Giampilieri per celebrare il triste anniversario.

Questo pomeriggio si terrà, intorno alle 17,30, un momento di riflessione insieme alla cittadinanza a piazza Pozzo, mentre alle 18, nella chiesa di San Nicolò, verrà proiettato un corto dal titolo “Inferno di fango” e successivamente verrà celebrata una messa in ricordo delle vittime.

Per quanto concerne i lavori, a un lustro dalla tragedia, Giampilieri sta recuperando il suo antico volto. Il cantiere che necessita di maggiori e celeri interventi è quello di piazza Pozzo, un luogo pesantemente colpito dall’alluvione. A rilento -invece – gli indennizzi per la popolazione che ha perso la casa durante l’alluvione.

Sin dal primo novembre del 2012 in molti sono costretti a pagare l’affitto perché non si ricevono i fondi. Sul tema, proprio quest’oggi, è in corso all’Ars un’audizione della commissione bilancio su input del capogruppo M5S Valentina Zafarana.

valentina zafarana

Valentina Zafarana, capogruppo M5S all’Ars

Il tema è l’erogazione del CAS – il contributo per l’autonoma sistemazione – nato per garantire assistenza alla popolazione colpita dagli eventi alluvionali del 2011 in provincia di Messina. L’audizione ha l’intento preciso di far luce su tali finanziamenti, ad oggi, non ancora erogati.

La deputata dei cinquestelle ha dichiarato: Ci adopereremo affinché questi fondi vengano erogati una volta per tutte”.

“Chiederò – prosegue quale sia il motivo per il quale si sia affermato che nessun comune aveva risposto alle note inviate dalla Protezione civile, quando è appurato che 5 comuni su 12 hanno dato risposta nei termini previsti e, dunque, per quale motivo i comuni che hanno risposto nei tempi e nei termini previsti non abbiano avuto accesso ai fondi CAS. Un’altra anomalia riguarda una nota del dipartimento della Protezione civile nella quale si afferma di poter procedere all’erogazione del contributo di cui alla legge n. 9 del 2013 quando, invece, i fondi apposti in bilancio sono andati in economia il 31 dicembre scorso e, pertanto, non disponibili per le finalità previste in prima battuta”.

In conclusione, il Movimento 5 Stelle all’Ars chiede al governo regionale “un’approfondita attività di indagine e analisi dell’operato dell’intero apparato dirigente del dipartimento regionale della Protezione civile”.

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