Truffato possidente gelese: sottratti 40 mila euro

Truffato possidente gelese: sottratti 40 mila euro

GELA – Due arresti a Gela per truffa continuata: in carcere il ventiseienne Antonio Landi ed il ventisettenne Emanuele Comito.

I due falsi procacciatori d’affari sono stati colti flagrante e arrestati dalla polizia mentre incassavano del denaro da un facoltoso possidente gelese di circa 50 anni, celibe, al quale avevano garantito enormi risparmi se avesse cambiato gestore per luce e telefoni.

I due hanno indotto l’uomo a firmare contratti di ogni tipo, spingendolo a saldare un grosso debito arretrato con l’Enel, con la possibilità, naturalmente, di ridurlo notevolmente se si fosse affidato alla loro intermediazione.

Da febbraio a ieri, quando è scattato l’arresto, i due complici erano riusciti a sottrarre all’ingenua vittima, dopo ben 30 incontri, 40 mila euro incassati a rate attraverso assegni, bonifici, versamenti su carte prepagate e contanti.

L’uomo vive da solo ed è riuscito a liberarsi dall’inganno soltanto grazie all’intervento di un familiare che ha segnalato la vicenda alla polizia, che dopo una settimana di indagini ha messo in chiaro il meccanismo della truffa.

Proprio ieri sarebbe dovuto avvenire il pagamento dell’ennesima rata, pagamento che la polizia è riuscita ad evitate intervenendo prontamente col l’arresto dei due truffatori, entrambi con precedenti.

I due, su ordine del pm di turno, sono stati posti ai “domiciliari”. La stessa polizia, con una propria nota, ha invitato i cittadini a “diffidare assolutamente dei sedicenti addetti Enel che offrono contratti vantaggiosi in cambio di somme di denaro, trattandosi di procedure non riconosciute dalla società in questione e di avvisare gli uffici del commissariato”.