A Taormina unica tappa siciliana per Ezio Bosso, il compositore che commosse Sanremo

A Taormina unica tappa siciliana per Ezio Bosso, il compositore che commosse Sanremo

TAORMINA – La musica è la nostra vera terapia“.

Si presentò così all’Ariston, per l’edizione 2016 di Sanremo, Ezio Bosso, facendo scendere diverse lacrime ai presenti, e incantando tutti con la sua musica. Il noto pianista, compositore e direttore d’orchestra Torinese, affetto da SLA, sarà a Taormina per l’unica tappa siciliana del suo tour.

Venerdì infatti Il ”The 12th Room Tour” sarà al Teatro Antico, grazie all’organizzazione della Show Biz in collaborazione con Taormina Arte.

La prima parte del tour ha emozionato 30.000 spettatori in tutta Italia registrando 22 date sold out con una media di due standing ovation in ogni concerto. Il compositore e direttore d’orchestra ha presentato l’album ”The 12th Room”, per il quale gli è stato consegnato a Genova il Disco D’Oro dal Presidente di Assomusica Vincenzo Spera. Nel tour Ezio Bosso ha dato vita in piano solo, in acustico, ad un dialogo musicale tra il suono originale dell”amico Pianoforte Gran coda Steinway e gli spettatori, che hanno partecipato agli spettacoli in rapito silenzio.

ezio bosso

“The 12th Room” è un concept album (cioè un album le cui canzoni ruotano su un solo argomento, o che comunque raccontano una sola storia) composto da due CD: un primo disco con quattro brani inediti e sette di repertorio pianistico, ognuno dei quali vuole rappresentare metaforicamente le fasi che attraversiamo nella vita, e un secondo disco contenente la Sonata No. 1 in Sol Minore che simboleggia la dodicesima stanza. Il disco, subito dopo l’esibizione di Ezio Bosso come ospite al Festival di Sanremo,  aveva raggiunto la prima posizione della classifica iTunes degli album più venduti in Italia.

Propongo me stesso – commenta Ezio Bosso – il mondo che amo e in cui credo. Propongo, spero, un accesso alla musica erroneamente chiamata classica. Ma che in realtà è libera perché, che sia stata scritta, permette di farla appartenere a tutti. Da chi la scrive, a chi ci mette le mani, a chi non mette le mani. Propongo un ascolto, un ascoltarci per suonare insieme. Questi brani, come sempre nelle mie scelte, rappresentano un piccolo percorso meta-narrativo. C’è una teoria antica che dice che la vita sia composta da dodici stanze, nessuno può ricordare la prima stanza perché quando nasciamo non vediamo, ma pare che questo accada nell’ultima che raggiungeremo. E quindi si può tornare alla prima. E ricominciare. Amo la Sicilia, come una terra a cui appartengo. amo la sua luce, soffro per i suoi problemi, amo la sua gente, le sue architetture, i suoi sapori e in fondo il mio primo lavoro in un istituzione lirica è stato proprio per un festival lirico a Trapani a 17 anni”.