Ragusa: spintoni e insulti a magistrato che indaga su criminalità vittoriese

Ragusa: spintoni e insulti a magistrato che indaga su criminalità vittoriese

RAGUSA – “Un magistrato in forza alla Procura di Ragusa è stato fatto oggetto di un’aggressione, verosimilmente legata alla propria attività di contrasto all’illegalità del territorio”. A rendere noto l’episodio è il senatore del Pd Giuseppe Lumia, che in un’interrogazione – senza fare il nome del Pm vittima dell’attacco ma che secondo indiscrezioni sarebbe Valentina Botti – chiede chiarimenti e pone una serie di questioni sulla mafia nel mercato ortofrutticolo di Vittoria (Ragusa), tra i più importanti d’Italia, sulle continue minacce di morte al giornalista dell’Agi, Paolo Borrometi e sui mafiosi locali che inquinano la filiera dell’ortofrutta da Vittoria a Milano, passando per Fondi.

Il sostituto procuratore aggredito è titolare di alcune inchieste sulla criminalità vittoriese e in particolare di quella sul gravissimo danno ambientale causato dallo smaltimento illecito delle coperture in plastica delle serre e di altro materiale usato nelle coltivazioni.

L’aggressione è avvenuta a Ragusa. Sconosciuti hanno atteso il Pm all’uscita dal palazzo di giustizia, lo hanno seguito fino alla sua auto e quindi lo hanno spintonato e insultato, intimandogli di “smetterla con questa storia della plastica”.

Vittoria, scrive Lumia, “rappresenta da tempo un’emergenza per la recrudescenza criminale e mafiosa che la riguarda”.

Il senatore del Pd fa un vero e proprio elenco di nomi di mafiosi che, a cavallo fra economia legale ed illegale, inquinano la società e rappresentano un “problema nazionale”, un fenomeno “che va colpito per evitare che possa frenare o continuare a condizionare pesantemente l’economia legale e produttiva” in tutto il Paese, proprio per la presenza dell’importante mercato ortofrutticolo.

“È necessario prendere atto che la contaminazione mafiosa inizia dalla base, sin da subito – scrive Lumia – a volte anche durante la raccolta, con il gravissimo fenomeno del caporalato. Poi la filiera del mercato di Vittoria, dal produttore ai padroncini, ai commissionari, ai famosi ‘posteggianti’, ai concessionari, sino a coloro che confezionano gli imballaggi, le cassette, gli angolari ed i trasporti, gestiti, come scritto in una recente inchiesta su ‘La Spia.it’ dai Casalesi”.

Nell’interrogazione, oltre al mercato, si parla di droga, estorsioni ed armi, fino al “business lucrosissimo della plastica” che sta costituendo una vera e propria bomba ambientale “a due passi dallo splendido mare ibleo, reso famoso dalla fiction ‘Il Commissario Montalbano’. Un affare denunciato già nell’aprile del 2015 da un’inchiesta giornalistica di Paolo Borrometi e da poco oggetto di sequestro giudiziario”.