Catania, come arrivo a mare se non ho la macchina? Soluzioni Amt e Fce

Catania, come arrivo a mare se non ho la macchina? Soluzioni Amt e Fce

CATANIA – Oggi è giovedì 5 maggio e, sebbene il tempo non sia dei migliori, la gente catanese inizia comunque ad indossare i costumi e raggiungere le spiagge per fare il cosìddetto “primo bagno”.

A Catania, soprattutto tra i giovani, è consono marinare la scuola e dirigersi a San Giovanni Li Cuti, mentre sono già partiti eventi in alcuni lidi della Plaia, viale Kennedy, come ad esempio il One Day nella discoteca Afrobar del lido “La Cucaracha.

Bello andare a mare, ma se non si ha la macchina? Beh, si va a piedi. Se si abita però in paesi etnei come Tremestieri, San Gregorio, Adrano o Trecastagni? Autobus. Ma quali autobus?

Sono tante le soluzioni possibili, e ci riferiamo anche a coloro che abitano nella città etnea, in quanto tra Amt e Circumetnea ci si può sbizzarrire. Partiamo dai paesi etnei: per raggiungere la Plaia di Catania è necessario prendere due autobus, prima la Fce (Circumetnea) e arrivare in piazza Borgo, poi scendere a piedi in piazza Duomo fino ad arrivare in piazza Borsellino, dove si ricorre ai servizi Amt con la classica linea D o il 556, con fermata al Faro Biscari.

Fortunatamente per i cittadini che abitano in provincia la Fce, che si divide in metro e autobus, tocca più punti del territorio catanese: con partenza da Randazzo si giunge a Bronte, Adrano, Paternò, Piano Tavola, Misterbianco, per poi completare il giro, come già detto, in piazza Borgo in poco meno di due ore. Ovviamente più si è vicini, più breve è il tragitto.

Piccolo appunto: magari una volta tanto viaggiare in questo modo è comodo, ma se si è pendolari la situazione è diversa. Nella vita di tutti i giorni, infatti, il costo dell’abbonamento pesa un po’: una ragazza 16 enne, residente a Piano Tavola, viaggia con Fce per andare al Principe Umberto, liceo dove studia. “Non parliamo di briciole, il mio abbonamento mensile costa 60 euro circa, però non posso fare altrimenti, a scuola devo pur andarci. Più si abita lontano, più il prezzo aumenta”. Se, prendendo come campione l’abbonamento della ragazza, questi 60 euro vengono moltiplicati per sei mesi sono 360 euro, in un anno 720. Non una spesa indifferente.

Per i catanesi invece è molto più semplice: se si vuole arrivare velocemente basta prendere il Brt e scendere in via Etnea, arrivando a piedi in piazza Borsellino prendendo la D, attiva già dall’1 marzo con orario invernale; se, al contrario, si vuole cambiare destinazione e si preferiscono posti come la scogliera, basterà raggiungere via Etnea e poi prendere la linea 935, attiva solo d’estate, o il 534.

Arrivare a San Giovanni li Cuti è anche più agevole: basterà infatti scegliere una linea che porti in piazza Europa, Ognina o alla Stazione Centrale come il 4-7, il 101, il 432, il 443, il 449 o il 621.

Per ulteriori informazioni su linee, orari e tragitti è ad ogni modo possibile visitare i siti web della Circumetnea e quello dell’Amt.

È visibile però come quest’ultima non passi proprio un bel periodo tra liquidazioni, debiti e scioperi, l’ultimo in ordine di tempo quello del 21 aprile. Bisognerà capire se ci saranno ulteriori scioperi anche in estate, perchè questa situazione è paragonabile ad una patata bollente che con tagli delle corse, ritardi e proteste bloccherebbe parte della città, se non tutta.

La vita del pendolare è un po’ particolare, perciò scegliete i giorni giusti, informatevi sull’ormai “movida” dei trasporti e soprattutto, se ne avete la possibilità e per accorciare i tempi, trovate qualcuno che sia disposto ad andare a mare con voi e che vi dia un passaggio!