Caso Riina: “Denunceremo Vespa e i vertici Rai per apologia di reato”

Caso Riina: “Denunceremo Vespa e i vertici Rai per apologia di reato”

CATANIA – “Denunceremo per apologia di reato Bruno Vespa a causa della sua sete di scoop. Perché invece di dare spazio mediatico alle mafie, non punta i riflettori sulle problematiche degli italiani tra cui pressione fiscale, Equitalia e i suicidi dettati dalla disperazione?”. 

L’avvocato Cristian Leonardi proprio non ci sta e punta alle aule di tribunale. Che Bruno Vespa abbia intervistato durante “Porta a porta” Riina jr. in occasione della pubblicazione del libro  “Vi racconto mio padre” è noto a tutti, ma il punto è che oggi pomeriggio si passerà dalla polemica ai fatti. L’avvocato Leonardi, su incarico del presidente nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro, infatti, sporgerà denuncia non soltanto contro il giornalista e conduttore televisivo, ma anche contro la presidente della Rai Monica Maggioni e il direttore generale Antonio Campo dell’Orto per apologia di reato.

Insomma… si dice che dopo la tempesta torna sempre il sereno e invece così è successo dopo la decisione di mandare in onda il programma.

Parliamo di un vero e proprio caso mediatico che ha spaccato in due l’Italia. Se alcune librerie come “Vicolo Stretto” a Catania hanno deciso di non mettere in vendita il libro, l’avvocato Leonardi ci mette il carico da novanta parlando di “atteggiamento scabroso”. 

Come dimenticare, del resto, l’invito in trasmissione dei parenti dei Casamonica?

“Questo atteggiamento colpisce ancora una volta le vittime della criminalità mafiosa – dichiara il presidente Finocchiaro -. Noi di Confedercontribuenti che abbiamo fatto della lotta alle mafie e la diffusione della legalità uno dei nostri scopi sociali, senza bavagli e censure chiediamo che Bruno Vespa e la dirigenza RAI vengano perseguiti per apologia di reato poiché con il denaro degli italiani hanno contribuito a diffondere la “cultura mafiosa”, di chi ha già 8 ergastoli, come Totò Riina, e una condanna a 8 anni di carcere, come il figlio, improvvisamente diventato scrittore.