“Concorso scuola 2016 illegittimo, pronti per il ricorso”

“Concorso scuola 2016 illegittimo, pronti per il ricorso”

CATANIA – “Il concorso indetto dal MIUR presenta profili di illegittimità. Esclude i docenti con 36 mesi di servizio ma non in possesso del titolo di abilitazione contrastando con la normativa sul pubblico impiego che prevede una riserva di posti a favore di coloro che abbiano svolto attività lavorativa per tre anni alle dipendenze della pubblica amministrazione, quelli già con un contratto a tempo indeterminato, ledendo il principio generale riconosciuto anche a livello comunitario, di parità di trattamento e crescita professionale; e i diplomati magistrali con sperimentazione linguistica conseguita entro l’anno scolastico 2001 – 2002”.

Sono queste le parole dell’avvocato Michela Russo, componente della Direzione Nazionale di Confedercontribuenti e legale dell’associazione, che fa sentire forte il suo disappunto riguardo alle regole del concorso “Scuola 2016 – 2018” e si fa promotrice di un ricorso collettivo a cui è possibile aderire entro il 30 marzo.

Quando le prove del concorso si avvicinano e in molti aspiranti insegnanti stanno già studiando, infatti, diventano sempre più incalzanti i dubbi riguardo alle liste degli ammessi alla prova e alle modalità di selezione dei docenti.

In sostanza, come stabilito dal bando pubblicato lo scorso 26 febbraio, questi esami saranno regionali e sono di tre diversi tipi: uno rivolto ai docenti della scuola dell’infanzia o primaria, uno ai docenti della scuola secondaria di primo grado e di secondo grado e, infine, è previsto un terzo bando per la scuola di sostegno.

Chi supererà la prova avrà accesso ad un totale di 63.700 posti e le cattedre saranno suddivise in 6.800 per la scuola dell’infanzia, 15.900 per la scuola primaria, 13.800 per le scuole medie e 16.300 per la scuola secondaria di secondo grado. Restano 10.900 posti che saranno assegnati ad insegnanti di sostegno o a coloro che restano per le assunzioni della Buona Scuola.

È facile intuire, quindi, che al prossimo concorso saranno ammessi solo insegnanti abilitati.

A quale scopo?

L’obiettivo sarebbe quello di inserire nuove forze giovani all’interno della scuola italiana dove la media anagrafica degli insegnanti si aggira intorno ai 50 anni.

E mentre il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, intervenuta ieri a Radio24, chiede che i sindacati non sollevino alcun ricorso perché “crede che non sarebbe una scelta vincente e la direbbe lunga sulla loro visione del mondo”, Confedercontribuenti si mostra sul piede di guerra. 

“A coloro che hanno interesse a partecipare al maxi concorso scuola 2016 e che ne sono esclusi, consigliamo di inviare comunque domanda di partecipazione e nel tempo stesso possono impugnare il bando innanzi al TAR Lazio – conclude l’avvocato Russo – la Confedercontribuenti sta predisponendo un ricorso collettivo, a cui è possibile aderire entro il 30 marzo 2016”.