A Sciacca l’incompiuta più antica d’Italia

A Sciacca l’incompiuta più antica d’Italia

SCIACCA – Poteva essere un periodo di festa, quello attuale, durante il quale ricordare col sorriso che, esattamente 60 anni fa, nasceva un edificio che sarebbe potuto diventare il punto di forza della provincia di Agrigento e della regione siciliana.

Oggi, invece, il sentimento comune è quello dell’amarezza. Guardando il monte Kronio di Sciacca, infatti, è facile individuare l’edificio incompleto più famoso d’Italia perché più vecchio in assoluto. Anche dell’ospedale di San Bartolomeo in Galdo, in provincia di Benevento, che risulta più giovane perché risalente a 53 anni fa e mai finito.

Stiamo parlando del Grand Hotel San Calogero, l’imponente costruzione a 5 piani, iniziata appunto 12 lustri fa e mai entrata in funzione.

Con la sua vista mozzafiato, ristoranti e trecento posti letto in camere dotate di ogni comfort, l’hotel avrebbe senz’altro fatto della cittadina di Sciacca un punto di riferimento nevralgico per i turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Nonostante questo l’opera non è mai stata aperta al pubblico.

I lavori per la sua realizzazione iniziarono nel 1954 e vennero completati solo nei primi anni ottanta. Da quel momento in poi sono state eseguite due ristrutturazioni (a causa dei lunghi anni in cui l’immobile era stato lasciato in disuso) ed altrettante inaugurazioni che risultavano inconcludenti a causa dell’inefficienza della struttura (o per mancanza di arredi o perché gli scarichi non sono mai stati allacciati al collettore fognario cittadino).

Che un’opera, richiedente anche molto denaro ed anni per la sua realizzazione, rimanga incompiuta in Sicilia, non è certo più una notizia che fa scalpore. La cosa davvero grave è che, al giorno d’oggi, per adeguare la struttura, nata più di 50 anni fa, ai nuovi standard di legge bisognerebbe che la Regione spendesse cifre davvero esose.

I siciliani, si sa, sono tenaci e la Regione afferma che non è ancora detta l’ultima parola. Staremo a vedere quali saranno gli ulteriori risvolti della vicenda, del resto la pazienza non è mancata in 60 anni!