Paternò, la risposta del Comune sui “fatti” di Santa Barbara

Paternò, la risposta del Comune sui “fatti” di Santa Barbara

PATERNÒ – Si è tenuta stamattina, a Palazzo Alessi, una conferenza stampa organizzata dall’Amministrazione comunale paternese e dal Comitato per i Festeggiamenti Patronali,  per stilare un resoconto delle celebrazioni in onore di Santa Barbara.

A tenere l’incontro c’erano il sindaco di Paternò, Mauro Mangano, l’assessore alla Cultura, Valentina Campisano, il presidente del Comitato, Gaetano Amato, il vicario foraneo, don Enzo Algeri e i parroci della Chiesa di Santa Barbara, don Salvatore Magrì e don Nino Pennisi

Abbiamo sentito la necessità di convocare la stampa anche alla luce degli avvenimenti che hanno, purtroppo, in parte distolto l’attenzione dalla festa stessa, una festa che con tanta cura e passione è stata organizzata“, ha spiegato l’assessore Campisano.

L’assessore ha anche fatto notare come, essendo la festività non solo una manifestazione religiosa, ma “un momento in cui la comunità riscopre la propria identità e le proprie tradizioni“, si siano organizzati numerosi eventi culturali, quali: la I edizione della Notte Bianca Barbarina, le mostre fotografiche a Palazzo Alessi o ancora una mostra temporanea alla Galleria d’Arte Moderna.

In ordine all’episodio dell’inchino delle ‘varette’ – ha continuato  Campisano – in qualità di assessore alla Cultura mi preme anzitutto sottolineare la pronta e forte reazione mostrata dalla città intera, oltre che dall’Amministrazione, dal Comitato e da tutte le forze politiche che operano in città. È innegabile che certe realtà, purtroppo, a Paternò esistono, ma è altrettanto giusto evidenziare il dato positivo di una comunità che, unita e compatta, mostra la propria volontà di condannare con forza e pubblicamente certi gesti“, ha concluso l’assessore.

Come ha sottolineato l’assessore Campisano, quella di quest’anno è stata un festa perfetta dal punto di vista organizzativo – ha detto il sindaco Mauro Mangano -. In merito all’episodio che ha riguardato i due cerei votivi, vorrei elencare i provvedimenti presi dal Comune: nell’immediato, la sospensione del rimborso per i portatori delle due ‘varette’ bloccate dal provvedimento del Questore; abbiamo inoltre inviato delle richieste di rettifica per quelle testate giornalistiche che hanno diffuso delle informazioni errate rispetto all’episodio. Non si tratta di minimizzare, ma è giusto che l’Italia sappia, ad esempio, che non era una banda comunale ad eseguire la musica che ha accompagnato l’ ‘inchino’, che il gesto non è stato compiuto durante la processione religiosa del 4 e 5 dicembre, ma giorno 2, quando le ‘varette’ girano per la città liberamente e che nessuna ‘folla festante’ ha accompagnato i due cerei, ma al contrario, c’è stata una ferma reazione da parte della città dinnanzi a quei fatti“.

Il sindaco ha anche annunciato che per il 2016 il percorso del 2 dicembre verrà ulteriormente regolamentato e che saranno più rigide anche le misure riguardanti la scelta dei portatori delle ‘varette’, grazie anche alla collaborazione con le forze dell’ordine.

“Infine – ha concluso il sindaco – per il 2016 faremo in modo che l’impegno di spesa  per l’organizzazione delle festa di Santa Barbara sia svincolato dalle scadenze amministrative relative all’approvazione del bilancio, in modo da poter lavorare con più serenità”

“Pensiamo – fa sapere il vicario foraneo, don Enzo Algeri – che dobbiamo cogliere l’occasione per avviare, a proposito della festa di Santa Barbara, una maggiore sinergia fra le istituzioni per porre rimedio a situazioni inaspettate come quella accaduta quest’anno. Da parte della Chiesa assicuriamo di continuare, in collaborazione con le forze dell’ordine e le autorità preposte, a perseguire ciò che contamina lo spirito genuino della festa”