Salute e immigrazione: l’impegno continua

Salute e immigrazione: l’impegno continua

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Tutela della Salute e Immigrazione: normativa e governance”. Su questo tema ha avuto luogo un convegno a Mazara del Vallo promosso dall’OMCeO di Palermo, in collaborazione con l’OMCeO di Trapani. L’evento era inserito nell’ambito della manifestazione “Blue sea land. Expò dei distretti agroalimentari del Mediterraneo, dell’Africa e del Mediooriente” con la partecipazione di 42 delegazioni dei Paesi dell’Area mediterranea.

La scelta di tenere la manifestazione a Mazara non è causale se soltanto si pensa che Mazara è la città più tunisina d’Europa. I rapporti tra Italia e Tunisia sono ottimi ed incentrati sull’amicizia e sul rispetto reciproco, come ama dire il sindaco di Mazara Nicolò Cristaldi. Ricordo che l’impegno degli Ordini dei medici dell’isola sui temi legati alla salute dei migranti parte da lontano e non si ferma a Mazara del Vallo. Seguirà un evento a Palermo, con il coinvolgimento di tutti gli Ordini delle nove province siciliane, dove questi temi saranno approfonditi e si tenterà di fornire risposte e avanzare proposte perché noi, come medici, non possiamo limitarci a studiare i fenomeni, ma dobbiamo indicare soluzioni praticabili, capaci di dare un contributo alla governance di un fenomeno complesso quale quello dell’immigrazione.

Che sia un impegno che viene da lontano è palese. Occorre ricordare, infatti, che nel lontano 2005, nei giorni 7-8 ottobre, ben prima che il fenomeno migratorio assumesse le attuali dimensioni, proprio l’Ordine di Palermo tenne a Mondello il convegno “Uniti nel Mediterraneo”, con la partecipazione di tanti soggetti istituzionali e dei rappresentanti di Grecia, Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Belgio, Cipro, Slovenia, Lussemburgo, Albania. Dunque, l’impegno continua, com’è necessario che sia.

A Mazara, per esempio, Francesco Bongiorno dell’ufficio migranti dell’assessorato alla Salute della Sicilia ha spiegato nel dettaglio lo straordinario sforzo sostenuto dalla Sicilia nell’accoglienza e nell’assistenza ai migranti in occasione dei numerosi sbarchi, un’azione che la Regione Sicilia ha svolto in collaborazione con le Istituzioni nazionali e internazionali, mentre, nelle fasi successive all’accoglienza, fondamentale è stato il ruolo svolto non soltanto dalle strutture sanitarie, ma anche dai medici di medicina generale, come ha sottolineato Giuseppe Disclafani della Fimmg di Palermo.

Infine, l’aspetto socio-sanitario dell’assistenza ai migranti è stato illustrato da Maria Vita Pantaleo, consigliere OMCeO di Palermo. Un approccio basato sulla cultura dell’accoglienza e della collaborazione tra gli Ordini dei Paesi del Mediterraneo è stato auspicato da Mohammed Bekkat Berkani, Presidente Conferenza Ordine dei Medici dell’Algeria. Si andrà avanti su questo percorso. Lo ha ribadito anche Cesare Ferrari, Presidente OMCeO della provincia di Trapani, per il quale “la salute non ha frontiere” ed ha citato la vicenda di Fabrizio Pulvirenti, il medico italiano guarito dall’Ebola e che ha contribuito a guarire tante persone. Per Ferrari, “occorre abbattere steccati e barriere come dimostra l’esempio positivo della nave-ospedale Elpis ormeggiata nel porto di Mazara e che salperà per una missione sanitaria in Madagascar, dove Elpis porterà assistenza sanitaria grazie a medici, infermieri e volontari”.