Furti con spaccata in profumeria a Catania: 2 arresti

Furti con spaccata in profumeria a Catania: 2 arresti

CATANIA – Furti con spaccata a Catania: scattano 2 arresti. Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, infatti, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dal GIP del Tribunale di Catania, nei confronti di M.S. (29 anni) e L.P.F. (23 anni).

Furti con spaccata a Catania

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal GIP, e sulla base degli elementi indiziari raccolti fino a questo momento, i due indagati – ferma restando la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva – sono ritenuti responsabili, in concorso, dei reati di furto aggravato e ricettazione.

L’indagine è scaturita da due episodi delittuosi quasi identici, avvenuti a pochi giorni di distanza, rispettivamente nella notte del 29 dicembre 2024 e in quella del primo gennaio 2025, ai danni di un esercizio commerciale situato nel centro della città.

La dinamica dei furti

In entrambe le occasioni, i due soggetti avrebbero utilizzato veicoli come ariete, sfondando la vetrina d’ingresso del negozio per poi introdursi all’interno e saccheggiare la merce.

Nel primo episodio sono stati sottratti oltre 400 flaconi di profumo, per un valore di 24mila euro, mentre nel secondo caso il bottino ha incluso altri prodotti e il fondo cassa, pari a oltre 500 euro.

Gli elementi raccolti e il sequestro

Le indagini, condotte dalla Sezione Reati contro il Patrimonio e la Pubblica Amministrazione della Squadra Mobile, si sono basate sulle immagini di videosorveglianza della zona e hanno permesso di identificare gli indagati.

Nel corso delle perquisizioni domiciliari, gli agenti hanno rinvenuto indumenti compatibili con quelli indossati durante i furti e numerosi flaconi di profumo ancora confezionati, riconducibili ai prodotti sottratti, grazie agli elenchi forniti dai titolari dell’attività derubata.

Le misure cautelari

Su richiesta del Pubblico Ministero, il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto:

  • Per M.S., la custodia cautelare in carcere;
  • Per L.P.F., gli arresti domiciliari.

L’indagine proseguirà per chiarire eventuali ulteriori responsabilità e ricostruire con precisione il quadro accusatorio.