PALERMO – L’AOOR Villa Sofia Cervello aderisce alla “Giornata mondiale del rene” organizzata dalla Fondazione Italiana del Rene (FIR) e dalla Società Italiana di Nefrologia (SIN), in programma domani, giovedì 13 marzo 2025, con iniziative di screening gratuiti presso l’ospedale, per la diagnosi precoce delle nefropatie.
Screening gratuiti all’ospedale Cervello
A questo proposito, la direzione aziendale ha organizzato una mattinata di screening gratuiti dedicata alla promozione della prevenzione delle malattie renali, della diagnosi precoce e della cura, al fine di migliorare la qualità della vita dei soggetti che soffrono di patologie nefrologiche.
In particolare, in questa occasione sarà possibile sottoporsi agli esami negli ambulatori dell’Uoc Nefrologia e Dialisi, Padiglione A – piano 1, ospedale Cervello, dalle 9 alle 15; ai soggetti che hanno effettuato gli screening sarà rilasciata una scheda finale riassuntiva della valutazione nefrologica con indicazioni igienico dietetiche o per l’eventuale prosecuzione del percorso diagnostico.
Le malattie renali, soprattutto nelle fasi iniziali, si sviluppano spesso senza sintomi evidenti, colpiscono milioni di persone nel mondo e, se non trattate, possono dunque portare a una severa riduzione della funzione renale. Questa condizione è definita insufficienza renale cronica, una patologia ad elevato impatto sia per il paziente che per il Sistema Sanitario Nazionale e nelle forme con severa compromissione renale richiede la dialisi o il trapianto di rene.
Sensibilizzazione e prevenzione
Questa giornata rappresenta, quindi, un’occasione per sensibilizzare e informare la popolazione su come proteggere i propri reni e adottare stili di vita sani che possano prevenire o rallentare l’insorgenza di patologie renali.
Il commissario straordinario dell’AOOR Villa Sofia Cervello, Alessandro Mazzara ha successivamente sottolineato: “La prevenzione è uno degli obiettivi prioritari di questa direzione aziendale e ha un ruolo fondamentale nella vita di tutti noi, l’individuazione precoce della malattia, infatti, consente di intervenire immediatamente con le cure più appropriate, e in molti casi, salva la vita”.