CATANIA – La serie tv Mediaset “Vanina – Un vicequestore a Catania” tornerà nel capoluogo etneo per la produzione della seconda stagione. Questo è quanto emerso dall’incontro, al Palazzo degli Elefanti, tra il sindaco Enrico Trantino e una delegazione della “Palomar“, società di produzione della serie.
“Vanina” torna a Catania per la seconda stagione
Nel corso dell’incontro in municipio il produttore esecutivo Palomar, Francesco Beltrame, l’organizzatore generale Giacomo Barbieri e il location manager Saverio Nicastro hanno presentato al primo cittadino una proposta di progetto. Si tratta della realizzazione nel capoluogo etneo di una seconda stagione della serie con protagonista Vanina, interpretata da Giusy Buscemi, dopo il successo su Canale 5 degli episodi girati a Catania in gran parte nell’estate del 2023.
Il sindaco ha accolto con interesse le novità rappresentate dalla produzione e ha confermato anche per le prossime lavorazioni la fattiva disponibilità e collaborazione dell’Amministrazione, con il coordinamento del capo di Gabinetto Giuseppe Ferraro, anch’eglipresente all’incontro.
Per il Comune sono intervenuti anche:
- Paolo Di Caro, direttore della Cultura;
- Sabina Murabito; responsabile della Film Commission;
- Carmela Costa, esperta conoscitrice di storia e siti culturali cittadini.
Al via la prossima primavera
La Palomar prevede la realizzazione, a partire dalla prossima primavera, di quattro nuovi film di 100 minuti ispirati ai romanzi di Cristina Cassar Scalia, con riprese in location catanesi già “collaudate” e apprezzate, e altre inedite che potranno contribuire ad offrire al territorio un importante ritorno in termini di immagine e turismo, oltre che a livello di economia.
Il sindaco Trantino ha ringraziato la Palomar per avere scelto ancora una volta Catania: “Un ritorno in città che ci inorgoglisce perché tra l’altro conferma la capacità attrattiva della nostra meravigliosa Catania. Faremo del nostro meglio per assecondare il lavoro di una produzione capace di attenzionare e valorizzare culture e territori, come già dimostrato anche con la serie capolavoro sul commissario Montalbano”.