CAMPOROTONDO ETNEO – Tecnicamente è stato un totale rifacimento dell’esistente vecchia struttura, lavori portati a termine dopo una serie inenarrabile di vicissitudini amministrative, ostacoli tipici di una nazione come la nostra ad alta “densità” burocratica di kafkiana memoria. Ma dopo tanto penare la missione è compiuta, e così ieri, 2 marzo, è stato inaugurato il campo di calcio a cinque a Camporotondo Etneo, un evento accolto dall’incontenibile gioia di decine e decine di ragazzi e ragazze felici di riappropriarsi di un bene a loro troppo a lungo sottratto, la più limpida testimonianza che l’essere pervicaci, per edificanti mete, alla fine ripaga sempre.
Un po’ di storia
Il racconto è uno di quelli che, ad ascoltarlo, fa vibrare le corde del cuore. Era il lontano 1974 quando un gruppo di giovani Camporotondesi, cercando di “inventarsi” uno spazio per giocare al pallone, individuarono in una strada sterrata, proprio dove oggi sorge il nuovo campo, il luogo più adatto per realizzare questo lecito desiderio. E spazio alla fantasia, di fronte a quel campetto ancora in stato embrionale, proprio dove oggi sorge un chiosco, crearono con delle tavole di legno perfino un abbozzo di spogliatoio.
Nonostante le mamme ritenessero quel lembo di strada un sostanziale pericolo per i loro figli, gli stessi, puntualmente, andavano tutti i giorni a curare quella striscia di terra che, mese dopo mese, prendeva sempre più forma di un vero campetto di calcio, grazie anche all’intervento, negli anni, delle varie amministrazioni dove ritroviamo adesso, guarda caso, proprio alcuni di questi ex ragazzi diventati nel frattempo consiglieri/assessori/sindaci di Camporotondo. Senza dubbio buona parte dei camporotondesi hanno avuto più di un legame affettivo con questo luogo che nel 1998, in maniera antesignana, ha ospitato perfino diversi tornei di calcio femminile.
Ma come si è arrivato, oggi, a inaugurare un campetto in erba sintetica con tanto di spogliatoi, impianto di illuminazione e tribunetta? In sintesi, l’elenco di alcune tappe burocratiche che si sono dovute percorrere per arrivare all’agognata meta, vere e proprie “montagne da scalare” per portare a termine i lavori. L’inizio di questo percorso “accidentato” risale al 21/7/2017 con il mutuo stipulato dalla precedente amministrazione con fine lavori previsto entro il 31/12/2018 per il rifacimento spogliatoi e l’installazione della tribunetta. Ma dopo una serie di proroghe che procrastinano il fine lavori di anno in anno, senza che si riuscisse a far decollare il progetto, nel 2023 subentra la nuova amministrazione a guida Rapisarda che, inerpicandosi tra vecchie difformità da sistemare, cambio di ditta per rinuncia della stessa all’appalto ottenuto il 27/04/2023, aggiudicazione dei lavori a una nuova ditta avvenuta a luglio del 2024, dopo poco più di un anno, il 31 gennaio del 2025 si concretizza il sogno del nuovo campo ma…con un quid in più non indifferente: il rifacimento del manto e la sistemazione della rete perimetrale. Un non irrilevante sforzo economico che il Consiglio Comunale ha votato, su proposta della nuova giunta, destinando 40mila euro del bilancio per gli impianti sportivi. Il resto è storia di oggi con…
L’inaugurazione
E così, finalmente, ieri, 2 marzo, rimarrà un giorno da annoverare nella storia del paese etneo, e il momento topico di questo desiderato traguardo è stato raggiunto con il classico taglio del nastro da parte del Primo Cittadino attorniato dalla gioia che si leggeva negli occhi di tutti i numerosi presenti, gioia riassunta dalle parole dello stesso sindaco Filippo Rapisarda: “Oggi è stato fatto un primo passo fatto dall’amministrazione nel riattivare quelle che sono le strutture sportive del nostro paese. Questo è un campo storico, come un campo storico è quello del villaggio Sant’Antonio Abate dove sono in corso i lavori per il ripristino e l’amministrazione, comunque, non si ferma qua e sta già avviando una serie di progetti per partecipare ai vari bandi nazionali e regionali per incrementare le strutture sportive affinché le nuove generazioni possano avere punti di aggregazione per realizzare comunità”.
La gara inaugurale
Il primo incontro non poteva non essere il più classico dei classici come vecchie glorie (del campo in questione) contro il nuovo che avanza (i giovani che usufruiranno della nuova struttura), con il primo gol realizzato da Giuseppe Abate pupillo, e non crediamo sia un puro caso, del signor Turi che di certo avrà applaudito da lassù. Chi ha vinto? Poco importa, oggi sicuramente il primo trofeo spetta a tutta la comunità camporotondese che ha ritrovato l’ennesimo punto di aggregazione sociale, augurandoci che non sarà nemmeno l’ultimo.
Il perché di un nome
Non è una novità che un campo di calcio sia dedicato a una persona del mondo dello sport, la novità magari potrebbe essere quando lo stesso è declinato in un nomignolo tipico siciliano come “Zio Turi”, e lo stesso dicasi per il torneo che prenderà l’identico nome. Ma dovete sapere che Salvatore Di Stefano, per tutti Zio Turi, fu una figura storica qui in paese, quasi una istituzione per i ragazzi del luogo. Componente (super)attivo del Centro Giovani “Rinascita Camporotondese”, prematuramente scomparso nel 2015, fu davvero un punto di riferimento per tutti. Toglieva i bambini dalla strada e li portava al campetto per farli giocare, organizzava eventi per il Centro Giovani e si spendeva per dare un’alternativa ai “suoi” ragazzi: il vero amico della porta accanto. Di conseguenza, il nuovo campo non poteva non essere intestato al grande “Zio Turi” che da lassù, oggi, sarà sicuramente felice sia dell’inaugurazione, sia del primo torneo a lui dedicato e, non ultimo, sia per il nuovo campetto che avranno a loro disposizione centinaia di ragazzi.
Il primo torneo
Saranno sette le formazioni che si affronteranno nel primo torneo fortemente voluto dal Centro Giovani “Rinascita Camporotondese”, squadre composte da ragazzi provenienti quasi tutti da Camporotondo e con alcuni partecipanti dai paesi limitrofi. Il trofeo “Turi Cup” sarà assegnato al primo, al secondo e al terzo posto, ma anche al capocannoniere, al miglior giocatore, al miglior difensore e portiere. Nello specifico:
TURI CUP – 1^edizione
Con la riapertura del Campetto “Zio Turi”, il Centro Giovani “Rinascita Camporotondese” organizza la 1^ edizione del torneo di calcio a 5 “TURI CUP”, in memoria di Turi Distefano. Dal 9 marzo, girone unico all’italiana e la fase finale ad eliminazione diretta tra le prime quattro.
Per qualsiasi dubbio contattare il direttivo o scrivere all’e-mail: rinascitacamporotondese@gmail.com