Arresti e denunce nel Messinese

Arresti e denunce nel Messinese

FALCONE – Con l’accusa detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, i carabinieri della compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno arrestato un 38enne, con precedenti penali specifici, e denunciata una 51enne per porto illegale di coltello di genere vietato.

La perquisizione

Ad operare sono i carabinieri della Stazione di Falcone che, durante un posto di controllo avvenuto a Falcone, hanno fermato l’autovettura sulla quale viaggiavano i due individui. L’agitazione mostrata durante le fasi dell’identificazione, ha indotto i militari ad approfondire le verifiche e procedere ad una perquisizione sul posto.

Il 38enne era in possesso di oltre 10 grammi di sostanza stupefacente, tra cocaina e crack. Inoltre, in suo possesso anche la somma di oltre 1.500 euro, riconducibile ad una presunta attività di spaccio. I carabinieri hanno sequestrato il tutto, insieme ad un coltello di genere vietato, trovato addosso alla 51enne.

Ultimate le verifiche, l’uomo è condotto in caserma in stato di arresto e poi ristretto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida.

Altro episodio

La donna, invece, è denunciata per porto illegale di coltello di genere vietato. Lo stupefacente sequestrato è consegnato ai carabinieri del R.I.S. di Messina per le relative analisi di laboratorio.

Le attività finalizzate al contrasto della diffusione di droga, continueranno sia attraverso simili attività orientate a dissuadere i malintenzionati dalla commissione di reati connessi allo smercio dello stupefacente, sia mediante incontri nelle scuole di ogni ordine e grado, funzionali a condividere i rischi connessi all’uso di sostanze psicotrope, nell’alveo delle iniziative di diffusione della cultura della legalità promosse dall’Arma dei carabinieri.

Note

Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati, che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile, che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo ed imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo ai medesimi indagati.