SICILIA – Lactalis ha rafforzato la sua posizione in Italia, diventando un punto di riferimento nell’industria lattiero-casearia, primario anche in Sicilia.
Con un fatturato di 2,9 miliardi di euro, il gruppo gestisce 31 stabilimenti e impiega oltre 5.300 persone su tutto il territorio nazionale.
Ogni anno, raccoglie 1,5 miliardi di litri di latte da circa 1.100 fornitori distribuiti in 16 regioni, trasformando il latte in prodotti di qualità sotto marchi noti come Galbani, Parmalat, Invernizzi, Leerdammer e molti altri. Lactalis combina la tradizione con la tecnologia avanzata, eseguendo più di 8 milioni di controlli ogni anno lungo l’intera filiera produttiva. Dal 2011, con l’acquisizione di Parmalat, Lactalis si è confermata leader nel mercato italiano del latte.
I numeri di Lactalis in Sicilia
Guardando ai numeri, Lactalis ha investito 17 milioni di euro in Sicilia dal 2018 e ha previsto ulteriori 4,6 milioni di investimenti per il biennio 2024-2025.
L’impatto economico diretto e indiretto è significativo: solo nel 2022, l’azienda ha generato un giro d’affari di 76 milioni di euro sull’isola. Sul fronte dell’occupazione, Lactalis dà lavoro direttamente a 226 persone, e considerando l’indotto, sostiene un totale di 677 posti di lavoro.
L’azienda collabora con 391 fornitori locali, l’89% dei quali sono piccole e medie imprese (Pmi). Questa forte relazione con le realtà locali è un aspetto cruciale per Lactalis, che punta a una crescita economica sostenibile. Il contributo alla crescita e allo sviluppo sostenibile di Lactalis in Italia sul territorio siciliano, è stato analizzato nello Studio Impatto Paese condotto da The European House Ambrosetti, presentato a “Palazzo della Cultura” di Catania.
I due impianti di Catania e Ragusa
In Sicilia, Lactalis è presente con due stabilimenti produttivi: uno a Catania, attivo dal 1954, e uno a Ragusa, aperto nel 1991. Questi impianti sono il cuore della produzione di latte UHT, panna e formaggi come mozzarella e ricotta, con migliaia di tonnellate di prodotto realizzate ogni anno.
L’attività dell’azienda va oltre la produzione: Lactalis ha costruito una rete di distribuzione capillare che raggiunge il 100% dei comuni siciliani, isole comprese, attraverso i marchi storici come Parmalat e Galbani, ma anche con prodotti locali come Sole e Stella, apprezzati dalle famiglie di generazione in generazione.
L’azienda ha inoltre puntato su progetti di sostenibilità, investendo nel miglioramento dell’efficienza energetica e nella riduzione dei consumi. Circa il 60% dei nuovi investimenti è dedicato proprio a questo tipo di iniziative, che includono anche l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e il riutilizzo di risorse produttive.
Un altro aspetto importante è il legame con gli allevatori locali. Lactalis ha organizzato una serie di incontri sul territorio siciliano, tra cui una recente tappa a Ragusa, per promuovere il benessere animale e l’uso sostenibile delle risorse. Attraverso queste iniziative, l’azienda offre strumenti concreti agli allevatori per migliorare la gestione aziendale, unendo produttività e sostenibilità.
Investimenti responsabili in Sicilia, spiega l’ad Pomella
“In un contesto economico sempre più instabile, Lactalis continua ad impegnarsi nel sostenere la crescita delle filiere produttive locali“, ha dichiarato Giovanni Pomella, amministratore delegato di Lactalis in Italia.
“Il nostro obiettivo è investire in modo responsabile in Sicilia, creando valore per il territorio e la comunità dove sono collocati i nostri stabilimenti. Siamo determinati a rafforzare la collaborazione con i produttori locali, promuovendo innovazione e sostenibilità lungo tutta la filiera produttiva. Vogliamo essere un partner affidabile per le imprese e le famiglie siciliane, contribuendo alla creazione di opportunità di sviluppo economico inclusivo e duraturo“, conclude.