SICILIA – È stato rinviato a giudizio, Luca Sammartino, deputato dell’Assemblea regionale Siciliana e leader della Lega in Sicilia, nell’ambito del processo dell’inchiesta Pandora. Lo ha deciso il G.U.P. di Catania, Ottavio Grasso.
L’indagine riguarda presunti casi di corruzione e infiltrazioni della criminalità organizzata nel Comune di Tremestieri Etneo. Insieme a Sammartino, altri undici Imputati saranno processati.
La prima udienza è stata fissata per il 14 marzo 2025 davanti alla terza sezione penale del Tribunale di Catania.
Le accuse contro Luca Sammartino
Sammartino è accusato di due episodi di corruzione.
Secondo l’accusa, avrebbe favorito il proprietario di una farmacia a Tremestieri Etneo bloccando l’apertura di un concorrente in cambio di appoggio elettorale per la candidata alle europee del 2019, Caterina Chinnici. Quest’ultima, attualmente in Forza Italia, è estranea all’inchiesta.
Il secondo caso riguarda due carabinieri della Polizia giudiziaria che avrebbero informato Sammartino su indagini in corso nei suoi confronti e bonificato da eventuali cimici la sua segreteria.
Le dimissioni e la difesa di Sammartino
Il 17 aprile 2023 Sammartino si è dimesso dalla carica di vicepresidente della Regione Siciliana e da assessore all’Agricoltura, dopo essere stato sospeso dalle sue funzioni.
Nonostante le accuse, ha sempre ribadito la sua innocenza e la fiducia nella magistratura.
Altri Imputati e procedimenti paralleli
Oltre a Sammartino saranno processati con il rito abbreviato dieci Imputati, tra cui l’ex sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando, e Pietro Alfio Cosentino, accusati di scambio politico-mafioso.
Tra i coinvolti nell’inchiesta Pandora figurano anche presunti esponenti di spicco di Cosa nostra, come Francesco Santapaola e Vito Romeo.
L’udienza per alcuni di questi Imputati è prevista per il 25 novembre prossimo.
Sentenze di non luogo a procedere e richieste di patteggiamento
Il G.U.P. ha anche emesso due sentenze di non luogo a procedere per l’ipotesi di falso nei confronti di Ferdinando Smecca e Francesco Scrofani.
Nel frattempo, altri Imputati hanno chiesto di patteggiare, tra cui l’ex consigliere comunale Mario Ronsisvalle.
La decisione sarà presa all’udienza del 7 ottobre.