CATANIA – È stato emesso dalla Procura di Catania l’avviso di conclusione delle indagini preliminari per l’ingegnere procuratore speciale, incaricato dalla Sac del rispetto degli adempimenti e delle norme antincendio, Orazio Condorelli e all’amministratore unico e legale rappresentante della ‘Italy Rent Car’ Federica Caravello.
Entrambi sono accusati di rogo colposo in merito all’incendio che la sera del 16 luglio dello scorso anno divampò nell’aeroporto di Catania.
Concluse le indagini preliminari
Secondo la Procura, il rogo avrebbe avuto origine da una “multi presa per le utenze elettriche difettosa“ presente nel box dell’agenzia di noleggio auto al Terminal arrivi. Rogo che gli indagati, secondo le accuse: “cagionavano, o contribuivano a cagionare, all’interno dei locali in uso all’agenzia di noleggio e sviluppandosi poi all’interno del terminal arrivi“.
Per la Procura, Condorelli avrebbe “omesso di attivare una procedura organizzativa per la gestione della sicurezza antincendio adeguata alle dimensioni dell’aerostazione in termini di superfici e numero di passeggeri”.
“In particolare, non prevedeva la presenza necessaria e continuativa di un numero minimo di operatori antincendio, né prevedeva che gli stessi presidiassero ogni zona o maxi zona dell’aeroporto tanto che la sera dell’incendio erano presenti in tutto il terminal solo quattro operatori e in tutta la zona ‘arrivi’, aperta al pubblico, non era presente, né era previsto che fosse presente, alcun operatore“.
Imputazione per falso
Per i magistrati la loro presenza avrebbe consentito “di giungere nell’immediatezza sul posto e spegnere l’incendio“. A Caravello è contestato di aver “omesso di fornire” alla dipendente presente “la necessaria formazione obbligatoria in materia di sicurezza antincendio“.
Per lei c’è anche un secondo capo d’imputazione per falso. L’indagata avrebbe dichiarato falsamente “che la dipendente avesse ricevuto l’apposita formazione“.