È morto Pietro Vittorietti, pilastro dell’editoria siciliana

È morto Pietro Vittorietti, pilastro dell’editoria siciliana

PALERMO – Un grande lutto ha colpito la comunità di Palermo per la perdita di Pietro Vittorietti, una colonna fondamentale dell’editoria siciliana.

Di cosa si occupava Pietro Vittorietti

Il giovane editore ha combattuto per due anni contro una brutta malattia, che lo aveva fortemente debilitato. Dopo una leucemia fulminante, non ce l’ha fatta: avrebbe compiuto 30 anni il 22 settembre.

Vittorietti si occupava dell’area linguistica e formativa nella Pietro Vittorietti Società Cooperativa, un’azienda che si occupa dagli anni ’60 di propaganda e distribuzione di libri scolastici e di editoria. Non era sposato e non aveva figli.

Mio nipote era una persona speciale, meravigliosa e unica con un sorriso che emanava a tutti calore”, lo ricorda Maria Elena Vittorietti.

Oggi i funerali

I funerali si terranno oggi alle 11,30 nella chiesa dei Cappuccini a Palermo.

I post di cordoglio sui social

Diversi sono i messaggi di cordoglio pubblicati sui social.

Roberto scrive su Facebook: “Ciao amico mio, fratello, mio capitano, mi piace ricordarti così in questo contesto, con questi tuoi amici e compagni che per te non erano sono tali, bensì una famiglia”.

Prosegue: “Portami nel Tuo cuore e fai tesoro di quello che ti ho sempre detto. Lotta sempre e non arrenderti mai. Chi combatte rischia di perdere, chi non combatte ha già perso. Dopo due anni di agonie , adesso riposa e donaci la forza di andare avanti. Ti voglio bene amico mio.

Gianmarco pubblica: “Ripenso a tutte le partite che abbiamo fatto insieme nello stesso campo da compagni e da avversari, al Cumshot e all’Interschool ogni sabato e domenica di qualunque stagione fino agli anni del Club 83, solo ieri ho appreso quello che hai passato nell’ultimo periodo e mi hanno detto che sei stato un fenomeno, come lo eri d’altronde dentro al campo”.

“Ricorderò sempre le risate ai tuoi commenti strani su tutto o alle lamentele per qualunque decisione prendevo sui tornei perché ti sentivi sempre truffato, alle prese in giro del tuo tifo per il Cagliari. Non credo che negli ultimi anni in cui non ci siamo più visti tu sia cambiato, io ti ricorderò sempre così. Spero che un giorno faremo di nuovo una partita da qualche altra parte…. fai buon viaggio Pietro“.