Violenza gratuita al Buccheri La Ferla: medico aggredito da paziente iracondo

Violenza gratuita al Buccheri La Ferla: medico aggredito da paziente iracondo

PALERMO – Personale della Polizia di Stato, appartenente al commissariato di Pubblica Sicurezza “Brancaccio”, in servizio al presidio del posto fisso all’interno dell’ospedale cittadino del Buccheri la Ferla, nella giornata di ieri, ha arrestato un cittadino palermitano, B.A. di 24 anni, poiché ritenuto responsabile dei reati di violenza e minacce, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

Aggressione al Buccheri La Ferla di Palermo

La presenza del presidio di polizia all’interno del nosocomio ed il connesso, tempestivo intervento di personale della Polizia di Stato, si è rivelato cruciale in relazione ad un caso di gratuita violenza scatenata in una sala del Pronto Soccorso dell’importante nosocomio di via Messina Marine.

Quando, infatti, il 24enne era sottoposto a una visita medica, senza alcun apparente motivo, ha iniziato ad agitarsi, a dare in escandescenze e a manifestare segni di insofferenza, incontenibile rispetto a ogni tentativo di frenarne gli impeti operato da medici e personale sanitario tutto.

Ogni tentativo di contenimento dell’uomo andava a vuoto e sembrava sortire l’effetto opposto, acuendone risentimento e violenza.

L’intervento della Polizia di Stato

Personale della Polizia di Stato presente in servizio, tempestivamente intervenuto, ha dovuto faticare per interrompere le violenze e ridurre l’aggressore a più miti propositi.

Un poliziotto ci è riuscito a prezzo di ferite giudicate guaribili in 7 giorni, al culmine di una colluttazione che, nella sua fase più acuta, ha coinvolto anche un impiegato con funzioni di portierato intervenuto in ausilio del poliziotto.

L’uomo è stato bloccato e arrestato.

Il provvedimento restrittivo è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

Note

Si rammenta che l’indagato è indiziato in merito ai reati contestati e che la sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.