RANDAZZO – Proseguono i controlli della compagnia carabinieri di Randazzo volti a prevenire e reprimere la commissione di reati ambientali sul territorio della provincia.
In tale contesto, i militari dell’Aliquota Radiomobile di Randazzo hanno denunciato due persone, padre e figlio, per attività di gestione di rifiuti diversa da quella autorizzata e formulario di identificazione dei rifiuti mancante o contenente dati incompleti o inesatti, in concorso tra loro.
Le operazioni dei carabinieri
In particolare, intorno alle dieci di mattina, mentre la gazzella stava perlustrando le vie del centro del comune medievale, si è accorta del passaggio di un autocarro. A bordo c’erano due persone e il cassone era carico di oggetti.
Insospettiti, i militari hanno deciso di fermare il mezzo per un controllo. Hanno identificato l’autista, un 58enne catanese, e il figlio di 23 anni. A entrambi hanno chiesto di esibire la documentazione prevista per quel tipo di trasporto.
Scoperta di materiale pericoloso e sequestro del carico
I due, però, avevano un formulario contenente dati parziali o inesatti. I dati non corrispondevano a quanto stavano trasportando. È subito saltata agli occhi dell’equipaggio la commistione di rifiuti pericolosi e non pericolosi, trasportati alla rinfusa e senza le opportune precauzioni.
La successiva verifica dettagliata del carico ha confermato che tra i rifiuti vi erano un televisore di vecchia generazione con tubo catodico, una dozzina di batterie intrise di olii e acidi, vari organi meccanici di derivazione automobilistica e altro ancora.
Scatta la denuncia
Per tali motivi, padre e figlio sono stati denunciati. Il furgone e l’intero carico sono stati sequestrati per ulteriori accertamenti da parte del personale specializzato dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA).