I docenti chiedono il posticipo delle aperture delle scuole

I docenti chiedono il posticipo delle aperture delle scuole

ITALIA – Con un’estate satura di  temperature roventi  che sembrano non volersi placare, Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ha richiesto un parere scientifico circa l’opportunità o meno di posticipare l’avvio dell’anno scolastico 2024/2025.

Avvio scuole posticipato a causa del caldo

Già in precedenza – scrive in una nota il CNDDU-  era stato richiesto da parte nostra al ministro del MIM e alle Regioni di valutare la possibilità di modificare il calendario scolastico per evitare possibili malori sia per gli studenti fragili che per gli insegnanti, la cui età media, da statistica, è spesso elevata”.

Riteniamo necessario ritornare sull’ argomento in modo da ipotizzare soluzioni adeguate e tempestive per una situazione che sicuramente è destinata ad acuirsi, in base a quanto sostengono gli scienziati in relazione al surriscaldamento globale“.

“Criticità non più rimandabili”

Alle nostre considerazioni e richieste si stanno aggiungendo le voci di altre associazioni e comuni cittadini, in quanto le criticità rilevate non sono più rimandabili: sopra i 32° il corpo umano incomincia a incontrare difficoltà nella termoregolazione, soprattutto in presenza di forte umidità e in assenza di climatizzatori o tende protettive“.

“Prese in considerazioni le difficoltà estive”

Ci auguriamo che vengano al più presto prese in considerazione le difficoltà oggettive di insegnamento e apprendimento negli ambienti scolastici, durante il periodo estivo, che, in alcuni casi, diventano autentiche fornaci; soprattutto considerando che in tema di sicurezza dei lavoratori giustamente sono stati presi provvedimenti perché alcune categorie, impegnate all’ aperto, non debbano operare in condizioni di caldo estremo“.

“Task force tecnica-scientifica”

Il CNDDU chiede l’istituzione di una task force tecnica – scientifica ministeriale per avviare un confronto tra amministrazioni per il possibile slittamento delle date del calendario scolastico in attesa di interventi strutturali di climatizzazione all’interno delle scuole“.